9 Gennaio 2022

MotoGP, Guidotti: “Non era il momento giusto per lasciare Ducati”

Francesco Guidotti inizia una nuova sfida nella stagione MotoGP 2022. Lascia un marchio affermato come Ducati per costruire qualcosa di importante con KTM.

guidotti ktm motogp

Se da un lato Suzuki non ha ancora nominato un team manager, dall’altro KTM ha affondato il colpo con l’ingaggio di Francesco Guidotti. L’addio di Davide Brivio ha lasciato un vuoto incolmabile nel box di Hamamatsu, ma il manager brianzolo resta ancora un punto di riferimento all’interno del paddock MotoGP.  “Vincere titoli come ha fatto Davide è qualcosa di speciale – ammette Guidotti -. In Pramac avevamo esigenze diverse. Abbiamo vinto il campionato a squadre indipendenti con le nostre risorse limitate, Zarco è stato il miglior pilota indipendente, Jorge Martin il Rookie dell’anno. Abbiamo contribuito a far vincere il titolo costruttori a Ducati. Forse non era il momento migliore per lasciare la squadra, perché il prossimo anno potrebbe andare ancora meglio“.

Ducati è l’avversario da battere

Francesco Guidotti ha deciso di dare una svolta alla sua carriera, trovare nuovi stimoli, accettare un contratto più ricco. Ma il cambiamento non significa successo garantito. Anzi, Ducati sarà difficile da battere nella stagione 2022 e nelle stagioni successive. “Dal mio punto di vista è un passo avanti, perché la prospettiva per i prossimi anni è una sfida diversa. Per me c’erano solo due opzioni: o restare o andare e avevo una vasta scelta. Vorrei avere questo tipo di problema ogni anno“, scherza il tecnico toscano a Speedweek.com, sito di proprietà Red Bull, lo sponsor di KTM.  “Ora è il momento per me di scrivere un nuovo libro“.

Tanti i ricordi che conserva in Ducati dopo dieci anni di collaborazione. Ma dal 2022 Ducati sarà la sua preoccupazione, perché è il costruttore da battere. La Desmosedici GP non solo ha dimostrato di essere veloce sui rettilinei, ma di aver colmato molte lacune in percorrenza di curva. Inoltre sembra aver trovato in Pecco Bagnaia il suo pilota di punta con cui mettere nel mirino il titolo piloti. “Pecco è un campione, deve solo iniziare la prossima stagione allo stesso livello in cui ha chiuso l’anno scorso. Fabio Quartararo ha fatto allo stesso modo – ha concluso Francesco Guidotti -, come ogni altro pilota che ha vinto un titolo. Deve dare il meglio di sé anche quando non può salire sul podio“.

“Come ho progettato il mio sogno” la magnifica autobiografia Adrian Newey, il genio F1

Lascia un commento