6 Marzo 2022

MotoGP, Bastianini: “Negli occhi di Nadia ho rivisto Fausto Gresini”

Enea Bastianini in trionfo, Brad Binder faro KTM, Pol Espargaró in sintonia con la RC-V. Le parole dei piloti in conferenza stampa.

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Un Gran Premio del Qatar che nessuno dei tre protagonisti dimenticherà mai. In particolare Enea Bastianini, visto che con questo splendido primo successo si è aggiunto alla lista dei vincitori in MotoGP. Riportando anche una vittoria al team Gresini per la prima volta dal 2006, e salvando il bilancio Ducati. Ma accanto a lui c’è un Brad Binder che si pone come la grande speranza di casa KTM, unico in grado di realizzare un weekend solido su una pista finora ostica per la RC16. Il miglior risultato era un ottavo posto… Terzo è Pol Espargaró, a lungo al comando della corsa prima di dover cedere il passo per le gomme ormai finite. Ma è un chiarissimo segnale: anche lui può lottare per il podio con la RC-V.

“Negli occhi di Nadia la stessa determinazione di Fausto”

“Avevamo visto un ottimo potenziale nei test e qui abbiamo fatto un altro step a livello di set up ed elettronica.” Il passaggio dalla GP19 alla GP21 ha dato immediatamente i primi frutti. “Ieri per la prima volta ho realizzato un gran tempo in qualifica” ha sottolineato Bastianini in conferenza stampa, ricordando il suo tallone d’Achille l’anno scorso. Riguardo le gomme, “La media posteriore era la scelta migliore, l’abbiamo provata nel warm up e ne abbiamo visto il potenziale, soprattutto assieme alla soft anteriore.” Scatta la battaglia. “Pol ha spinto tantissimo all’inizio, ma alla fine la mia scelta di gomme era quella giusta: ho spinto, sono riuscito a recuperare, ho vinto. Anche se gli ultimi due giri sono stati i più lunghi della mia vita, come a Portimao con il titolo Moto2. Anche perché Brad era tornato sotto e io non volevo correre rischi.” Se l’aspettava? “Ero fiducioso, ma in gara non si sa mai. Sia Pol che Brad sono stati grandi, poi Honda, KTM e Suzuki hanno fatto un grandissimo passo avanti rispetto a 2021.” Non è mancata la dedica a Gresini una volta al traguardo. “Fausto era fantastico con la squadra, ora ci ha pensato Nadia a tenere il team. Quando l’ho guardata negli occhi ho visto lo sguardo e la motivazione di Fausto.” Riguardo la sua Ducati, “Al momento è la moto migliore per me.” Questo cambia qualcosa anche in ottica stagionale? “Non so se saremo sempre veloci così, ma al momento la moto è ottima e c’è buon potenziale.” Ed in ottica futura? “Non sono in un team factory ed al momento non c’è nessuna pressione.”

“Un podio incredibile su questa pista”

Settimo in griglia, Brad Binder s’è reso protagonista di un’ottima partenza, portandosi subito in zona podio. “Ma mi sono tenuto calmo all’inizio, non volevo andare troppo al limite.” Spingendo comunque parecchio, come tutti, per tenere la miglior posizione possibile. E tentando un assalto finale sul poi vincitore Bastianini. “Ho cercato di riprenderlo, ma non è bastato.” Ma i passi avanti sono notevoli e il pilota sudafricano continua a sottolinearlo. “A Sepang non ero felice per niente, mi chiedevo cosa stava succedendo. Una volta studiati i dati il team ha capito quali erano i problemi, ed a Mandalika il pacchetto era decisamente migliore. Su una pista così difficile per noi è incredibile essere sul podio!” Cos’è cambiato? “La moto gira. Abbiamo avuto tanti problemi in passato ed è una grande differenza, non devi essere al limite coi freni in ogni curva. Ci sono tante cose diverse ed altre uguali, nel complesso diventa una moto totalmente diversa.” Ed il ‘fenomeno paranormale’ del venerdì? “L’acceleratore si apriva in entrata di curva. Ma i ragazzi sono stati bravi e hanno trovato subito il problema.” In generale, “Non mi sono mai sentito così bene su una distanza di gara! Ma siamo solo all’inizio e ci sono tanti circuiti diversi da affrontare. Siamo ancora ben lontani da dove vogliamo arrivare, quindi piedi per terra e lavoriamo.”

“Non solo Marc da podio con la Honda”

Un’iniezione di fiducia davvero importante anche per Pol Espargaró, autore della sua gara migliore da quand’è approdato in Honda. “Una situazione diversa da quella che avevamo programmato” ha ammesso. “Ci aspettavamo una gara di gruppo, invece mi sono trovato davanti! Ho spinto tanto ed a sette giri dalla fine le gomme sono finite.” Favorendo la rimonta di Bastianini. “Ho iniziato a perdere un po’ in entrata in curva e l’anteriore mi si bloccava. Quando Enea mi ha passato gli ho preso la scia, ma ho temuto di finire nella ghiaia…” Perdendo la posizione anche rispetto a Binder. Ma certo è tutt’altro che deluso. “Fin dalla preseason mi sono sentito bene, ma aspettavo la prima gara prima di dire qualcosa. È andata benissimo!” Ed ora sogna davvero in grande. “È solo l’inizio e devo provarmi anche su altre piste, ma questo circuito non era davvero il più adatto per la nostra moto. Perché non pensare davvero al campionato… Puntare al motivo per cui Honda mi ha preso e ciò che sogno da sempre.” Sottolineando che “Ora non è più solo Marc a poter lottare per il podio con questa moto! Possiamo farlo tutt’e due ora, sarà fantastico.”

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