17 Luglio 2022

MotoGP, Espargarò-Vinales: Aprilia pronta a seguire due strade diverse

Aleix Espargarò crede nel titolo MotoGP e conta sul sostegno di Maverick Vinales. Aprilia pronta a seguire direzioni diverse se sarà necessario.

MotoGP, Aleix Espargaro

Sesta stagione in MotoGP con l’Aprilia RS-GP, Aleix Espargarò vive il momento più esaltante della sua carriera iniziata nella classe 125 nel 2005. Una vittoria, quattro podi, sempre tra i primi cinque ad eccezione delle gare in Indonesia e Austin. La squadra di Massimo Rivola è riuscita ad allestire un pacchetto fortemente competitivo che spinge a credere nel titolo iridato a nove gare dalla fine del Mondiale. Finora il pilota di Granollers ha svolto un lavoro perfetto e nell’ultimo round di Assen anche Maverick Vinales è riuscito a salire per la prima volta sul podio. Manca l’ultimo sprint finale in attesa di una nuova specifica del motore che potrebbe regalare qualcosa in più nelle ultime sfide autunnali.

La chimica della MotoGP

Il percorso di Aleix Espargarò non è stato sempre rose e fiori, anzi. Nelle stagioni precedenti è stato più volte sul punto di rompere con Aprilia, a causa di una moto poco affidabile e che faticava sia in potenza che in percorrenza. Step by step il lavoro degli ingegneri di Noale, affiancati da nuove figure derivanti dalla F1, ha premiato la costanza e l’insistenza di un gruppo che fa dell’unione la sua forza. E il pilota di Granollers adesso può concedersi anche numeri da fuoriclasse, come ad Assen, dove ha recuperato una decina di posizioni dopo il contatto involontario con Fabio Quartararo. 4° posto finale, ma con qualche giro in più avrebbe soffiato il podio a Vinales…

Durante la pausa estiva Aleix ha parlato con Nico Abad sul suo canale Twitch, a cominciare dal doppio sorpasso finale in terra olandese, quando in un solo colpo ha beffato Brad Binder e Jack Miller. Punti recuperati con merito e che rendono giustizia a quanto perso in Catalunya, dove un errore di distrazione lo ha fatto scalare dal 3° al 5° posto perdendo 9 punti. Dal momento che la ruota gira approfitta anche della caduta di Quartararo per riavvicinarsi alla vetta della classifica MotoGP ora distante 21 punti. Tra Espargarò e l’Aprilia si è creata una chimica che ricorda quella magia che intercorreva tra Marc Marquez e la Honda fino al 2019. “Quest’anno a Marc gli è mancata quella chimica che ha sempre avuto. Se non hai quel feeling al cento per cento con la moto alla fine cadi. Mi piace molto questa moto, mi dà la sensazione che sia la continuità del mio corpo“.

Il rapporto tra Aleix e Maverick

Un rapporto osmotico che deriva anche dalla profonda conoscenza della RS-GP che ha visto nascere e svilupparsi anno dopo anno. Poi con l’arrivo di Maverick Vinales ai box hanno compiuto un ulteriore passo in avanti, grazie anche ai dati apportati dall’ex pilota Yamaha. La Casa veneta non ha intenzione di cucire il suo prototipo come un guanto sulle mani di Aleix Espargarò, ma i suoi feedback sono tenuti in forte considerazione. “Durante la preseason ci hanno portato due telai da provare, a Maverick piaceva di più uno di questi, a me l’altro. Alla fine ho optato per il telaio di Maverick, perché aveva un po’ più di stabilità. Aprilia rispetta molto entrambi i piloti e lavora per entrambi – ha sottolineato l’alfiere di Granollers -. Ma con i dettagli più importanti andiamo di pari passo. Anche se guidiamo in modo diverso abbiamo sensazioni simili. Ma se Maverick chiede qualcosa di diverso da me può averla“.

Arriverà forse il giorno in cui i due connazionali potranno giocarsela alla pari per il titolo MotoGP, ma al momento bisogna trainare Aleix verso l’alto. Massima collaborazione da parte di Vinales che antepone il bene del marchio all’individualismo. “Maverick va molto forte e per me è importante. Credo nel lavoro di squadra e sa che possiamo aiutarci a vicenda. Sarà fondamentale alla fine del Mondiale“.

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