25 Settembre 2022

MotoGP, Espargarò beffato dall’errore umano: “Non sono Valentino Rossi”

Aleix Espargarò beffato a Motegi dall'errore di un ingegnere: la corsa al titolo MotoGP adesso è fortemente compromessa.

MotoGP, Aleix Espargaro

Difficile descrivere il morale di Aleix Espargarò e degli uomini Aprilia dopo la gara di Motegi. Un problema di elettronica allontana il sogno iridato in un weekend MotoGP dove la RS-GP22 aveva il potenziale per salire sul podio. L’errore umano ha costretto a partire ultimo dalla pit-lane e con una moto che non aveva le gomme che voleva. È arrivato al GP del Giappone a 17 punti dal leader e ora è a 25 con 100 punti ancora in palio. La strada iridata si fa in salita, ma fra pochi giorni c’è l’appuntamento della Thailandia che inizierà a chiarire chi saranno i piloti a contendersi lo sprint finale. Qui le immagini del GP Giappone

Una mappa beffa Aleix Espargarò

C’è amarezza per quanto accaduto, soprattutto in un box dove al comando c’è un manager molto preciso e meticoloso come Massimo Rivola. Aleix Espargarò aveva l’occasione di portarsi a casa un bel bottino punti in Giappone, invece nel corso del giro di ricognizione ha capito che tutto sarebbe andato storto. Costretto a rientrare per montare in sella all’Aprilia RS-GP di riserva, parte in fondo al gruppo e chiude 16° fuori dalla zona punti. Subito chiaro quanto è accaduto: “Nel giro di riscaldamento hanno lasciato la mappa ECO Lap, che serve per risparmiare carburante, e quando sono uscito ho visto che la moto non funzionava“, ha spiegato il pilota catalano. “Ho provato di tutto e premuto tutti i pulsanti, ho spento la moto e l’ho riaccesa, ho fatto proprio tutto, ma è una mappa che precaricano“.

Ripartenza dalla pit-lane

Il prototipo MotoGP di riserva aveva una soft al posteriore al posto della media che aveva selezionato. Inoltre non aveva utilizzato questa moto nel corso della tre giorni a Motegi, impossibile stabilire un buon passo senza configurazione. Nelle retrovie ha faticato a superare Fabio Di Giannantonio, sperava in una bandiera rossa più che tentare di racimolare punti, ha provato a giocarsi fino all’ultimo briciolo di speranza. “La seconda moto andava malissimo, il motore non girava per niente, era molto vecchio, avevo la soft al posteriore che per me non ha mai funzionato. Sono stato uno dei pochi ad andare al warm up direttamente con le medie, perché era chiaro che le soft non avrebbero funzionato ed è stato così. Ho fatto una gara di merda e aspettavo solo la bandiera rossa“.

Titolo MotoGP addio?

Aprilia resta saldamente unita, non si punta l’indice contro nessuno, in Thailandia c’è subito una possibilità di riscatto. Un ingegnere elettronico ha commesso un errore, Aleix Espargarò ha risposto con un abbraccio: “Sono cose che accadono“, pur dovendo ammettere che “abbiamo fatto un passo indietro per il campionato“. A quattro gare dal termine e a 25 punti in classifica da Fabio Quartararo, il pilota Aprilia vede difficile la risalita: “Per quanto si dica che l’Aprilia è la bomba, l’Aprilia è l’Aprilia. Non è la Ducati o la Yamaha e io non sono Marc Marquez o Valentino Rossi. È difficile per me essere qui e avere 200 punti . È peccato che per un errore così stupido abbiamo perso tanti punti“.

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