1 Aprile 2022

MotoGP, Ducati review: analisi tecnica e umana del default iniziale

Ducati e Pecco Bagnaia devono archiviare le prime due gare della stagione 2022 di MotoGP. Paolo Ciabatti ammette qualche errore, Pecco Bagnaia pronto alla svolta.

MotoGP, Paolo Ciabatti e Pecco Bagnaia

Nell’attesa di conoscere se il GP di Argentina potrà disputarsi, in Ducati si rimugina sulle prime due gare della stagione MotoGP. Pecco Bagnaia ha un solo punto in classifica, occorre riflettere sugli errori per pianificare al meglio un campionato ancora lungo che conta altri 19 Gran Premi. Il titolo mondiale resta il pallino fisso di Borgo Panigale, l’ultimo trionfo iridato risale al 2007 ed è un vuoto che va colmato quanto prima.

Ducati MotoGP e l’abbassatore anteriore

L’inizio in salita trova in parte le motivazioni al lavoro invernale svolto in fabbrica e nei test Irta in Malesia e Indonesia. Pecco Bagnaia ha scelto la versione ibrida del motore 2021-2022, dal quale aveva ricevuto le sensazioni migliori, poi c’è la vicenda dell’abbassatore anteriore (bandito dalla GP Commission per il 2023) che ha creato qualche problema di feeling con la Desmosedici GP22. Il direttore sportivo Paolo Ciabatti ammette a ‘La Gazzetta dello Sport’: “In Qatar ci siamo un po’ complicati la vita portando un sistema non ancora pronto al 100% nelle prove e fino al sabato mattina. E una volta che perdi il feeling è difficile ritrovarlo subito“. Nessun dubbio però sul potenziale del nuovo prototipo MotoGP “allo stesso livello, anzi direi persino meglio della GP21. Il Pecco che ho visto arrivare qui in Argentina mi è sembrato ricaricato e molto convinto delle capacità sue e della moto. Il campionato è ancora lungo e, per fortuna, nessuno ha fatto un allungo importante. Ma da adesso bisognerà concretizzare“.

Pecco Bagnaia contro le critiche

Sono già 29 i punti di distanza dalla vetta della classifica. Ma l’infortunio di Marc Marquez, le incertezze di Fabio Quartararo con Yamaha e delle Suzuki di Mir e Rins alleviano il danno. Il layout di Termas de Rio Hondo è simile a quello di Mandalika, serviranno poche limature al setting della GP22. Prima della pioggia domenicale Pecco Bagnaia aveva un buon feeling con la Rossa, ma sul bagnato alcuni settaggi sono saltati. “Alla fine è stata colpa mia, perché non forzando tanto sull’anteriore – sottolinea il vicecampione di MotoGP -, alla fine ho sofferto di grip“. Ma c’è anche il fattore umano da prendere in considerazione. Sui social sono piovute molte critiche nei suoi confronti che non lo hanno lasciato indifferente. Al ritorno dall’Indonesia si è immerso nell’amore dei suoi familiari, della fidanzata Domizia, nelle coccole di Tango, il bassotto arrivato a casa da pochi mesi. Si è sfogato in lunghe sessioni di allenamento in palestra e sullo sterrato insieme a Valentino Rossi e agli amici della VR46 Academy. Adesso è pronto a ripartire con una marcia in più.

I consigli di papà Pietro

Incassato il colpo i campioni ripartono più forti di prima, i commenti dei leoni da tastiera non meritano attenzione. A fare quadrato intorno al campione piemontese c’è anche il papà Pietro. “Anche a me ha colpito particolarmente che Pecchino sentisse questo peso nei confronti dei tifosi – racconta il genitore -. Ma io, pensando ai social, ho una visione particolare, li considero il neolitico, neanche la preistoria, dove la comunicazione è libera e non ci sono filtri. Gli ho ricordato che lui è l’unica e sola persona alla quale dovrà sempre rendere conto nel corso della propria vita. E che ora che è diventato famoso, oltre ad avere trovato tanta gente che crede e tifa per lui, da tifoso prima, e amico poi, di Valentino, ha trovato anche tutti quelli che Rossi lo odiavano. Ma anche se rumorosi, sono pochi“.

Lascia un commento