3 Novembre 2021

MotoGP, dott. Zasa: “Marc Marquez non sarà più un cannibale”

Marc Marquez salterà il week-end di MotoGP a Portimao dopo un lieve infortunio. Il dott. Zasa: "Nulla di grave, ritornerà un campione più umano".

MotoGP, Marc Marquez

Sembrava uscire dal tunnel dell’infortunio, invece Marc Marquez ricasca, stavolta mentre si allenava. Rischia di saltare entrambe le gare finali di questa stagione MotoGP, proprio quando stava nuovamente fiutando la vittoria. Ha trionfato meritatamente ad Austin, a Misano-2 è stato agevolato dalla caduta di Pecco Bagnaia. Sabato si stava allenando con la moto da cross, probabilmente insieme al fratello Alex, quando è caduto ed ha riportato una botta alla testa. Sembrava nulla di grave, all’inizio il campione della Honda non si è neppure fatto visitare, avvertiva solo un po’ di dolore.

Il giorno seguente è rimasto a riposare, mentre suo fratello si recava sulla pista di Bosquet. Con il passare delle ore e dei giorni il dolore non è andato via, Marc Marquez si è fatto visitare e i medici hanno riscontrato un trauma cerebrale commotivo. Insieme al Alberto Puig, team manager Honda, si è quindi deciso di saltare il GP del Portogallo, proprio sulla pista di Portimao dove lo scorso aprile è ritornato dopo il lungo infortunio all’omero destro. Un ritorno onorato con il 7° posto. Dal costruttore giapponese non trapelano altre notizie, al momento non sappiamo se nella caduta sia stata coinvolta anche la spalla.

Il futuro non sembra compromesso

Probabilmente al suo posto verrà schierato il collaudatore Stefan Bradl. Ma la priorità resta il test di Jerez del 18-19 novembre, due giorni fondamentali per HRC, che porterà in pista il prototipo MotoGP 2022. Ricordiamo che proprio la lunga assenza di Marc Marquez ha fatto perdere la bussola dello sviluppo della RC-V ai tecnici giapponesi. La moto ha diversi punti deboli e per rimettersi in corsa per il Mondiale servirà una moto all’altezza nella prossima stagione. E, prima di tutto, una condizione fisica perfetta.

Il dott. Michele Zasa, responsabile della Clinica Mobile, è ottimista. “Di fatto credo che sia già tornato – dice a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Le vittorie in pista di quest’anno lo dicono chiaramente. Al di là dell’ultimo infortunio, che fortunatamente sembra essere nulla di grave, la situazione del braccio e della spalla forse non è tornata al 100% com’era prima. Ma un po’ grazie al suo estro, al suo genio, alla capacità di riadattarsi alla guida di moto… ha trovato la soluzione“. La sensazione è che possa “tornare a essere un campione un po’ più normale, se così si potesse dire, magari non più cannibale. Un campione più umano“.

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Foto: Getty Images

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1 commento

  1. giammarle_14427893 ha detto:

    Appena la sua Honda sarà al livello delle Ducati non ce ne sarà per nessuno.