11 Luglio 2020

MotoGP, Diego Gubellini: “Il calendario non avvantaggia Fabio Quartararo”

Intervista esclusiva a Diego Gubellini, capotecnico di Fabio Quartararo, a pochi giorni dall'inizio della nuova stagione MotoGP a Jerez.

MotoGP, Diego Gubellini e Fabio Quartararo

Tra Diego Gubellini e Fabio Quartararo è nata subito una sintonia perfetta, quasi un’empatia. Nella prima stagione MotoGP insieme 7 podi, sei pole position, 5° posto finale, titolo di “best rookie of the year”. Il capotecnico emiliano e il giovane transalpino possono farne di strada insieme, gran parte degli sguardi saranno puntati sul box Yamaha Petronas SRT nella prossima stagione che prenderà il via a Jerez. Ci sono grandi aspettative intorno al 21enne di Nizza ormai soprannominato l’anti Marc Marquez.

Dietro ogni grande pilota c’è sempre un capotecnico che funge da stratega, un asso nella manica nei momenti più difficili. Diego Gubellini non si sbilancia, ancora non ha discusso con Fabio Quartararo. Ma possiamo scommettere che nel 2021 entreranno fianco a fianco anche nel team Yamaha factory. Insieme andranno ad occupare quell’angolo di box che oggi appartiene a Valentino Rossi. A distanza di un anno torniamo a scambiare quattro chiacchiere con l’ingegnere del team Petronas SRT.

Come si sta preparando a questa stagione MotoGP contrassegnata dal Covid-19?

Dorna ci ha lasciato un protocollo da seguire, abbiamo fatto dei test e cerchiamo di evitare ulteriori contatti prima del Gran Premio. Poi rispetteremo le direttive che sappiamo tutti: il distanziamento, mascherine, visiere.

Il nuovo calendario sarà un vantaggio o uno svantaggio per Fabio Quartararo?

Difficile dirlo, a livello di circuiti ce ne sono alcuni a noi favorevoli, come Assen, dove non correremo. La novità più grande sarà quella di fare una seconda gara a distanza di giorni, questa è la principale variante in questa stagione MotoGP. Sarà un vantaggio per chi ha difficoltà a trovare il setting della moto, perché avendo uno storico su cui lavorare saranno agevolati. Per noi sicuramente non è un vantaggio.

Durante il lockdown la Yamaha M1 ha proseguito la sua evoluzione?

Le moto grosso modo saranno uguali. Essendo noi un team satellite non sappiamo Yamaha cosa abbia continuato a fare. Penso piccoli dettagli che durante la stagione vengono sempre ritoccati a prescindere. Dopo una gara ci sono dei report in cui indichiamo piccoli dettagli da migliorare. Ne parlerò direttamente a Jerez con il personale GP.

La nuova gomma soft sarà di aiuto a Fabio? Si dice che possa agevolare i motori 4 cilindri in linea…

Non sono tanto convinto. La gomma soft dà un vantaggio in termini di grip, sta ai vari costruttori riuscire a sfruttarlo in varie parti della curva. Se la gomma soft aumenta il grip a centro curva è così per tutti. Non capisco il discorso secondo cui alcune case sono avvantaggiate.

Nella prima gara MotoGP a Jerez monterete il sistema holeshot?

L’abbiamo provato e lo riproveremo durante le prove e poi decideremo. C’è la volontà di usarlo in gara, partire bene è un vantaggio. Jerez non ha rettilinei molto lunghi, quindi sarebbe molto utile. Fare una bella partenza ed evitare di fare sorpassi è sicuramente un vantaggio. Se non riscontriamo problemi, come non li abbiamo riscontrati nei test, verrà utilizzato.

Che effetto fa sapere di passare al team Yamaha factory il prossimo anno?

Dobbiamo ancora parlare, ci siamo trovati molto bene a lavorare assieme. C’è un desiderio di continuità. L’anno scorso e durante l’inverno ci siamo detti di parlarne dopo qualche gara. Purtroppo c’è stata la pandemia, le gare non sono arrivate e il discorso è rimasto congelato. Nel prossimo mese ne parleremo, al momento non so dare una risposta.

Cosa pensa della presunta violazione del regolamento da parte di Fabio Quartararo in un test privato?

Non entro nel merito, perché riguarda soprattutto il team manager. Sicuramente ci sono dei regolamenti da rispettare, ho letto quello che gira su internet. Non ero presente a quel test privato. Fabio ha pubblicato foto sul suo profilo social, quindi anche in caso di violazione c’era la buona fede. Se c’è stata una violazione è giusto che vengano presi provvedimenti. Ma speriamo di no.

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