8 Dicembre 2020

MotoGP, Davide Tardozzi: “Nessuna possibilità di lottare per il titolo”

Davide Tardozzi analizza i problemi riscontrati nella stagione MotoGP 2020 da Andrea Dovizioso. Per il 2021 l'obiettivo è ritornare al vertice.

MotoGP, Davide Tardozzi

Ducati e Andrea Dovizioso si sono detti addio con un 4° posto nella stagione MotoGP 2020. Il divorzio era nell’aria ancor prima dell’inizio del campionato, probabilmente dopo la gara al Sachsenring dell’anno precedente. Divergenze di vedute e modalità nello sviluppo della Desmosedici alla base della rottura, cui si aggiunge, a detta del forlivese, una mancanza di riconoscenza per quanto fatto negli otto anni insieme. Soprattutto dopo aver concluso per tre volte al secondo posto nel triennio 2017/2019.

Il problema ‘Dovi’

Ducati ha perso sicuramente una grande occasione, non è riuscita ad approfittare dell’assenza di Marc Marquez per dare l’assalto al titolo piloti. Andrea Dovizioso ha siglato una sola vittoria in Austria e un podio a Jerez, in preda alle difficoltà con la nuova carcassa posteriore Michelin. In un’intervista a MotoGP.com il team manager Davide Tardozzi ha spiegato le ragioni della scarsa prestazione del team Ducati. “Il quarto posto nel Mondiale non è bastato perché pilota, moto e squadra non hanno potuto lottare per il titolo, come abbiamo fatto negli ultimi tre anni. Tutti si aspettavano che Dovi lottasse per il titolo mondiale, ma non è riuscito ad adattare il suo stile di guida alla nuova gomma posteriore. Ha avuto questo problema sotto controllo solo in pochissime gare“.

Ducati al lavoro sul 2021

La casa di Borgo Panigale ha approfittato della penalizzazione ai danni di Yamaha e delle sei moto in pista per assicurarsi il Mondiale costruttori. Sarà uno stimolo per la prossima stagione MotoGP, insieme al cambio tattica che ha portato Jack Miller e Pecco Bagnaia nel team factory. “Non abbiamo avuto alcuna possibilità nella lotta del titolo, che ci ha fatto riflettere molto sul futuro. Abbiamo già provato con Michele Pirro a Misano. Stiamo lavorando per tornare al vertice nel 2021“. Con motore e aerodinamica congelati si concentrerà l’attenzione soprattutto su elettronica, telaio, sospensioni. L’obiettivo è trovare un miglior feeling con la nuova gomma posteriore, nell’attesa che Michelin porti in pista anche una nuova anteriore. “Dobbiamo sfruttare meglio la nostra più grande forza, l’accelerazione, per sfruttare il potenziale del motore – conclude Davide Tardozzi -. È anche importante migliorare la percorrenza in curva, che è stato il nostro problema più grande negli ultimi anni“.

Foto: Getty Images

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