24 Gennaio 2022

MotoGP, Darryn Binder: “Non mi interessano le stupidaggini”

Darryn Binder carico per l'avventura MotoGP. "Un'offerta da non rifiutare." Pronto ad imparare da Dovizioso e puntando a battere il fratello in pista.

darryn binder motogp

Il largo sorriso, ormai una sua caratteristica, per iniziare una nuova ed importantissima stagione. Darryn Binder è pronto per il doppio salto, quello che lo vedrà passare ufficialmente dalla Moto3 alla MotoGP. Una scelta da parte di RNF Yamaha che ha portato a tantissimi commenti, ma al giovane sudafricano la cosa non interessa particolarmente. L’unica cosa che conta è la carica con cui si avvicina ai primi test del 2022, con il solo obiettivo di adattarsi sempre più a moto e categoria, sfruttando la grande occasione.

“Per me ovviamente è un sogno che si realizza, tutti vogliono correre in MotoGP e questa era un’offerta che non si poteva rifiutare.” Una mossa che, come detto, ha fatto parlare parecchio. Così com’era successo per il ‘grande salto’ di Jack Miller vari anni fa. “Un mix di sensazioni ed anche tanti commenti diversi, ma sarei stato stupido a non accettare il sogno di una vita, se qualcuno ti dà l’occasione la cogli al volo.” Per quanto riguarda i commenti, “Non mi interessa quello che dice la gente e non ho un mental coach, non ne ho bisogno. Sono una persona felice, sempre pronta a parlare e non mi interessano le stupidaggini.”

“Mi sono avvicinato alla nuova stagione come sempre, a casa con la mia famiglia e gli amici. Certo cambiando qualcosa in allenamento a livello fisico, visto che queste moto sono molto più pesanti.” Il suo boss Razali ha parlato di grande rischio. “Sì, decisamente” ha ammesso Binder. “Passare così direttamente è un rischio, ma non è quanto veloce arrivi, piuttosto quanto riesci a rimanere. Credo in me stesso, sono convinto di poter fare bene con una moto più adatta.” Sottolineando anche che “L’unica cosa che conta è fare il mio lavoro e dare sempre il massimo, tenendomi fuori dai guai. Cercherò anche di realizzare belle gare e di lottare con gli altri ragazzi.”

I colleghi rookie in primis, ma anche il fratello Brad. “È fantastico correre assieme a lui. Abbiamo corso insieme da piccoli in Sudafrica, abbiamo diviso due anni in Moto3 ma mai una vera battaglia. Sarà speciale, adesso potremo parlare in generale di MotoGP.” Scherzando, ma non troppo, l’ha già messo nel mirino come pilota da battere in pista. “Prima però arriviamo alla prima gara e vediamo” ha poi sottolineato. “Ma certo è un obiettivo!” Guarda chiaramente al compagno di box Dovizioso per progredire. “Stesso team e moto simile, oltre ad avere tantissima esperienza. Sono contento di condividere il box con lui, posso imparare davvero molto.”

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