27 Aprile 2024

MotoGP, Pedro Acosta 2° nel Mondiale: “Stiamo arrivando”

Gli altri cadono, Acosta no e conquista il primo podio in una Sprint: finora rendimento fantastico del giovane rookie.

MotoGP Jerez Pedro Acosta

È stata una Sprint MotoGP particolare, viste le tante cadute, ma il rookie Pedro Acosta è stato uno dei “sopravvissuti” e ha chiuso al secondo posto. Un altro podio (il primo in una sprint race) per il pilota del team GASGAS Tech3, che si trova anche ad occupare la seconda posizione nella classifica generale. Chi avrebbe mai immaginato un inizio così? Sarà interessante vedere quale sarà il suo rendimento nella gara lunga di domenica.

MotoGP Jerez, Acosta sorride dopo la Sprint

Condizioni di pista complicate, però il due volte campione del mondo è riuscito a rimanere in sella alla sua RC16. Ne ha parlato a Sky Sport MotoGP: “Difficile dire qualcosa. Nelle curve 5, 8 e 9 c’era un po’ di umido. Alla 8 e alla 9 si vedeva, invece alla 5 era più difficile vederlo. Quando sono andato lungo dopo un sorpasso di Binder, sono stato vicino a cadere a causa di questa umidità. Era complicato capire“.

Il podio è una bella soddisfazione, anche se arrivato con la consapevolezza che diversi rivali sono caduti e gli hanno spianato la strada: “Sicuramente mi è piaciuto come abbiamo gestito una brutta qualifica – spiega – ed è stata una cosa bella. Abbiamo fatto una buona partenza, nel primo giro ho superato Morbidelli e Di Giannantonio. Stiamo arrivando. La Sprint non è la mia specialità, perché con poca benzina mi manca un po’ di feeling rispetto a quando ho la moto più pesante nella gara lunga. Vedrò di migliorare“.

Di solito, quando si può usare una gomma più dura, risulta più performante rispetto a quanto visto nelle sprint. Domani con la media potrebbe essere più competitivo contro Marquez e Martin? Risponde così: “Vediamo… Oggi c’era una situazione strana, con una pista un po’ mista. Per noi si tratta di fare esperienza per arrivare alla gara più preparati, sono più abituato a una corsa normale con più benzina, una gomma più dura e un setting diverso. Vedremo cosa riusciremo a fare“.

Foto: MotoGP

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