28 Gennaio 2022

MotoGP, Dani Pedrosa: un nuovo ruolo nel box KTM

Dani Pedrosa rivestirà un ruolo centrale nella stagione MotoGP 2022. KTM prevede una presenza più assidua al fianco dei piloti.

MotoGP, Dani Pedrosa

KTM ha svelato buona parte delle sue carte nel giorno della presentazione dei team MotoGP 2022. Non solo livree o battute al vetriolo verso Ducati, ma anche progetti ambiziosi che adesso attendono conferme in pista. L’arrivo di Fabiano Sterlacchini e Francesco Guidotti ha galvanizzato l’ambiente austriaco. I tecnici di Mattighofen lavorano a pieno ritmo in fabbrica in vista del primo test Irta a Sepang. Tutto dovrà funzionare a pennello nella prossima stagione.

In attesa di conoscere gli sviluppi del nuovo prototipo RC16, Pit Beirer detta l’agenda di lavoro. Un nuovo ruolo è previsto anche per il collaudatore Dani Pedrosa, al servizio austriaco dal 2019. All’ex pilota Honda il merito di avere introdotto alcune novità importanti, specie in materia di telaio. A distanza di quasi tre anni dal suo ultimo Gran Premio, è ritornato finalmente in pista come wild card in Stiria centrando la top-10. Una prestazione degna di nota che ha elargito ulteriore valore alla sua presenza nel box KTM.

Un ruolo centrale per Pedrosa

Tant’è che per lo spagnolo è previsto un nuovo ruolo più centrale nel prossimo campionato MotoGP. Proseguirà la sua missione di collaudatore, affiancato da Mika Kallio. Sarà lui a decidere se ritornare in pista come wild card. Ma i vertici della Casa austriaca hanno previsto una sua presenza più massiccia nel paddock, al servizio dei quattro piloti nei week-end di gara. Sarà anche responsabile dell’allenamento dei piloti, specie dei rookie Remy Gardner e Raul Fernandez. “È più coinvolto che mai, oltre a continuare il suo lavoro di tester“, ha rivelato Pit Beirer.

Un ruolo più rivelante che ha già intrapreso nel test di Jerez dello scorso novembre. E che proseguirà anche nel primo test Irta in Malesia. Non sarà il coach ufficiale del team KTM, ma è come se lo fosse. Un compito che Ducati avrebbe voluto assegnare a Casey Stoner dopo le sue comparse a Portimao e Valencia nel box del team factory. Sogno irrealizzabile per il due volte campione australiano a causa di una sindrome che lo frena nei progetti professionali e di vita quotidiana.

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