23 Agosto 2022

MotoGP, Dall’Igna avverte i suoi: “Non rompete le scatole a Pecco”

Pecco Bagnaia candidato al titolo MotoGP 2022, ma Gigi Dall'Igna sa che serve una situazione particolare per recuperare il gap.

MotoGP, Gigi Dall'Igna

Al Red Bull Ring Ducati ha dato conferma di poter essere la padrona del Mondiale MotoGP, anche se manca ancora la ciliegina sulla torta. Il titolo Costruttori non basta più, anche se sarà il terzo successo di fila per la scuderia di Gigi Dall’Igna. Pecco Bagnaia vuole mettere le mano sul campionato piloti ma deve colmare un gap di 44 punti, maturato a causa degli errori, dei problemi tecnici e di qualche episodio sfortunato che hanno contrassegnato la prima parte di stagione. Come a Barcellona, dove Taka Nakagami lo ha atterrato alla partenza colpendolo alle spalle. Sono episodi di gara, ma le cadute del Sachsenring e di Le Mans non possono trovare giustificazione.

La vittoria di Bagnaia a Zeltweg

In 13 gare la Casa di Borgo Panigale ha collezionato 8 vittorie, 10 pole position, 19 podi, ha scavalcato Aprilia nella classifica a squadre dopo la vittoria di Pecco in Austria. Ma insegue Fabio Quartararo a -44 e Aleix Espargarò a -12, quando mancano sette round al termine di questo avvincente Mondiale MotoGP. “E’ un vincitore seriale, quando inizia a vincere la gare ne vince un bel po’ – ha affermato il direttore generale di Ducati Corse dopo la vittoria a Zeltweg -. Devo fargli i complimenti, non era facile, la gomma soft all’anteriore era quella sicura ma non la più prestazionale e l’ha gestita bene“.

Con temperature piuttosto fresche e il pericolo incombente di pioggia, il pilota piemontese ha adottato la soft all’anteriore per una questione di sicurezza. Gli ultimi giri sono stati complicati, tanto che rischiava di essere acciuffato da un dirompente Fabio Quartararo, capace di una bella rimonta nonostante il terreno ostico del Red Bull Ring e i problemi soliti della Yamaha YZR-M1.

Ducati e le speranze di titolo MotoGP

La forza della Ducati sta anche nel poter schierare otto Desmosedici GP, consentendo di raccogliere punti con continuità. Ma la magia di questa ondata rossa sta nel riuscire ad allestire otto moto capaci di essere competitive e soddisfare il setting richiesto da ogni singolo pilota. Per avere un’idea della potenza di fuoco Ducati basta guardare le prestazioni degli altri team satellite (LCR, Tech3, RNF), in evidente affanno rispetto ai vari Bastianini, Martin, Zarco, Marini e Bezzecchi.

Resta un tallone d’Achille, la classifica piloti. Contro Fabio Quartararo non bisogna commettere errori e Pecco Bagnaia finora ne ha commessi troppi, il prossimo potrebbe essere fatale. Vietato sbagliare da qui a Valencia, il recupero è già complicato e non può concedersi altri rallentamenti. Il dato che lascia riflettere è che il vicecampione della Ducati è salito sul podio solo da vincitore in questa stagione MotoGP. Chiaro segno che un equilibrio perfetto deve essere ancora raggiunto.

Davide Tardozzi non esclude ordini di scuderia nei prossimi appuntamenti, Gigi Dall’Igna propende per una strategia più velata: “Penso che non possiamo puntare solo sulle nostre forze, ma che avremo bisogno che si crei qualche situazione particolare“, ha detto lo stratega veneto a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Guardando in casa nostra dovremo fare le cose nel migliore dei modi possibili… Che non si debba rompere le scatole a Pecco lo si può già dire, sarebbe stupido se un pilota della Ducati lo infastidisse senza motivo“.

Lascia un commento