30 Giugno 2022

MotoGP, crisi Honda: Pol Espargarò indica il vero problema

Honda vive uno dei momenti più difficili nella sua storia MotoGP. Pol Espargarò indica il vero problema nella scarsa velocità di reazione.

MotoGP, Pol Espargaro

Pol Espargarò ha accettato la sfida di passare in sella alla Honda nella stagione MotoGP 2021. Un contratto annunciato ufficialmente ancor prima che iniziasse il Mondiale 2020, contrassegnato dalla pandemia Covid e iniziato nel mese di luglio, con la prima gara del 20 luglio che viene ricordata per l’incidente di Marc Marquez. A distanza di poco più di un anno la scelta di Pol si è rivelata sbagliata: due podi in un campionato e mezzo, senza mai intravedere una vittoria.

Pol Espargarò e la parentesi Honda

Ad Assen il pilota di Granollers ha dato forfait dopo le FP2 a causa di un incidente rimediato al Sachsenring. Il dolore alle costole e problemi respiratori lo hanno costretto ad anticipare la pausa estiva, in attesa di una seconda parte di campionato che sarà altrettanto difficile dal punto di vista sportivo. Tra Pol Espargarò e la Honda RC-V non è mai scatta la scintilla e, nonostante il ritardo nel decretare il passaggio a KTM Tech3 dalla prossima stagione, le strade stanno per dividersi. 20 cadute nel 2021, 10 nel 2020, paga a caro prezzo alcuni errori commessi in fase di sviluppo dagli ingegneri HRC e non solo.

Brusco risveglio dopo i test MotoGP

Nella preseason MotoGP sembrava un’altra moto, poi è successo qualcosa che Pol prova ad analizzare in una lunga intervista a ‘Mundo Deportivo’. “La moto di inizio stagione e quella attuale non c’entrano nulla. Né in termini di pilotaggio né tecnicamente. In tutta la preseason non ho avuto una caduta! Quando rimedi tante cadute, e avvengono anche quando sei lento, qualcosa non funziona, è un segno evidente che qualcosa non sta andando bene. E modificare la moto non è così semplice. Ci sono molte componenti che non dipendono da noi, ad esempio gli pneumatici… Non punto il dito contro Michelin, ma noi non siamo riusciti ad adattarci come gli altri costruttori“.

Dopo la prima gara in Qatar i quattro piloti della Honda sono caduti in un incubo. Marc Marquez lamentava già nei test un feeling non ottimale con l’avantreno, “ma ha detto che con questa moto saremmo andati molto bene. Quella era la realtà che stavamo vivendo in quel momento. Ecco perché siamo rimasti scioccati quando le cose sono iniziate ad andare male“. Lo stop in calendario MotoGP servirà alla Casa dell’Ala dorata per trovare delle soluzioni e reagire, ma scardinare un modo di lavorare non è facile. Una possibile via di uscita sarebbe quella di trasferire il reparto racing in Europa…

La filosofia giapponese

Secondo Pol Espargarò i problemi sarebbero a monte. “Il problema più grande è la nostra velocità di reazione. Siamo molto lenti. Abbiamo problemi, li abbiamo localizzati, ma non siamo in grado di testare nuove parti. Dal Qatar abbiamo provato un telaio diverso, molto simile a quello che avevamo, e lo stesso vale per un forcellone. Questo è tutto. In una situazione così difficile siamo indietro nel sistema per abbassare la moto in accelerazione, nello sviluppo aerodinamico, non abbiamo grip. E non stiamo testando nulla per migliorare“.

Il nodo da sciogliere sarebbe in Giappone, in una filosofia di vita e lavoro sin troppo lenta per i tempi della MotoGP. “Penso che non debbano avere paura di sbagliare! La sicurezza è una priorità per loro, non vogliono testare nulla che possa mettere a rischio la sicurezza del pilota. Penso che sia ammirevole e come pilota lo apprezzo molto“, ha concluso Pol Espargarò. “Ma quando le cose vanno male, a volte devi rischiare di più“.

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