21 Settembre 2022

MotoGP, Casey Stoner: Ducati ha fallito, Marc Marquez deve cambiare

Casey Stoner ritorna a Phillip Island dieci anni dopo con una stradale. Il campione MotoGP parla di Ducati e Marc Marquez.

MotoGP, Casey Stoner

Casey Stoner è ritornato in pista con una moto stradale: il due volte campione MotoGP ha calcato l’asfalto di Phillip Island su una Triumph Tiger Rally Proe, indossando l’inseparabile casco del suo sponsor Nolan, in compagnia di un’altra stella del motociclismo, Chris Vermeulen. A distanza di dieci anni ritorna sul suo amato tracciato dove ha trionfato ininterrottamente dal 2007 al 2012 e che sarà teatro del Gran Premio dal 14 al 16 ottobre. E magari sarà l’occasione per riabbracciare Pecco Bagnaia e Jack Miller nel box Ducati, marchio a cui è rimasto particolarmente legato.

Ducati e l’elettronica secondo Stoner

Sono ancora scolpite nella mente le immagini di Casey Stoner al fianco dei due piloti Ducati sul finire della stagione 2022. Era ormai tardi per spingere il piemontese verso il trono della MotoGP, ma quest’anno potrebbe essere quello giusto per colmare un vuoto rimasto tale dal 2007. Fu l’australiano a regalare l’unico Mondiale MotoGP alla Casa di Borgo Panigale, a distanza di 15 anni si presenta la più grande occasione iridata e in Australia i consigli di Stoner potrebbero rivelarsi decisivi per la rincorsa al titolo di Bagnaia.

Erano altri tempi, adesso l’elettronica la fa da padrona, un’area tecnica che a Casey non è mai piaciuta. “Sento che questa generazione ha perso un po’ di comprensione di cosa succede in un fine settimana. Chi cerca di proteggere le gomme, chi cerca di preparare la moto per la gara, ecc. Perché c’è un un sacco di roba elettronica adesso. Quando ero pilota ho sempre lottato contro i miei ingegneri per liberarmi di quanta più elettronica possibile nelle prove libere – racconta nel podcast ‘In The Fast Lane’ – per cercare di capire davvero cosa stesse succedendo con la moto e al suo interno“.

Ducati è attualmente il costruttore più in forma del momento, come conferma la vittoria del terzo Mondiale Costruttori di fila. Ma finora non è riuscita a centrare il titolo piloti, nonostante la supremazia tecnica. “Oggi continuano ad aggiungere sempre più elettronica“, ha proseguito Casey Stoner. “Cercano di correggere la forma, ma non i problemi interni. Penso che per questo motivo Ducati ha fallito nel corso degli anni e non hanno vinto un Mondiale finora. Al di là se riusciranno a vincere o meno quest’anno“.

Nuova fase MotoGP per Marc Marquez

L’esperienza del pilota è, secondo l’ex pilota MotoGP, un fattore che conta poco o nulla. “È una parola che non mi piaceva quando ero più giovane, soprattutto in Ducati, dove Loris [Capirossi] aveva esperienza e io praticamente non ne avevo. Il mio ingegnere era al suo primo anno come capomeccanico e insieme abbiamo vinto il campionato“. A Phillip Island quasi sicuramente ci sarà anche il più grande degli ultimi dieci anni, Marc Marquez, alle prese con la riabilitazione dopo la quarta operazione all’omero destro.

Secondo Casey Stoner la parte più difficile del suo rientro è mentale oltre che fisica: “Dovrà reinventarsi e dovrà cambiare il suo modo di guidare. Deve pensare in modo diverso, è stata la prima cosa che ho fatto quando sono tornato ai GP. Nel corso della mia carriera ho imparato ad essere veloce, ma con meno rischi, e questo di solito mi rendeva il più veloce“. Il fuoriclasse di Cervera andrà alla ricerca di un nuovo stile di guida per adattarsi alla situazione fisica e tecnica. “Dovrà imparare a guidare in modo diverso e a mettere il corpo in una posizione diversa, magari frenare un po’ prima, applicare meno pressione in frenata quando si inizia ad entrare e altre cose… Deve adattarsi alla situazione attuale”.

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