3 Dicembre 2020

MotoGP, Carlos Checa: “In Ducati non c’era l’atmosfera migliore”

Carlos Checa fa un'analisi della stagione MotoGP 2020. Il trionfo di Joan Mir, l'occasione mancata da Yamaha e l'atmosfera tesa nel box Ducati.

Carlos Checa

Il campionato 2020 di MotoGP si è concluso da pochi giorni. Sarà ricordato soprattutto per il suo calendario ridotto a 14 GP per l’emergenza Coronavirus, per l’infortunio di Marc Marquez, il trionfo della Suzuki con Joan Mir. E verrà ricordato come l’anno delle occasioni mancate per Ducati e Yamaha, che non hanno saputo approfittare dell’assenza del pluricampione di Cervera per dare l’assalto al Mondiale. A fare un bilancio è Carlos Checa nel podcast numero 40 di Change the Map.

Il trionfo di Mir

Joan Mir è il neo campione che ha vinto salendo una sola volta sul gradino più alto del podio. Non ha saputo regalare grandi emozioni, ma ha avuto il merito di essere costante, approfittando delle defaillance altrui. “Veniamo da un passato con Valentino e Marquez che hanno saputo vincere in modo clamoroso – spiega Carlos Checa -, hanno fatto delle gare davvero epiche. Questo è ciò che è mancato a Mir. Ma ha vinto un campionato in modo regolare. Alla fine è un campionato con alcune gare, con un regolamento ed è stato il migliore di un gruppo, di tutti i piloti che ci sono adesso. È un campione con tutti i meriti. E spero che il prossimo anno possa fare un altro piccolo salto. Può darci un campionato molto più avvincente e probabilmente più in attacco”.

La debacle Yamaha

Yamaha è forse il costruttore che ha maggiormente deluso nella stagione MotoGP 2020. Fa eccezione Franco Morbidelli, vicecampione alle spalle di Mir. “Ramon Forcada è probabilmente il miglior tecnico Yamaha per esperienza , ha vinto con Viñales e Lorenzo. Ora incontra un pilota molto laborioso, Morbidelli, che non sta per arrivare e vincere, ma sta accumulando lavoro e trattenendo. Morbidelli ha avuto sfortuna, ha rotto il motore a Jerez e in Austria Zarco lo ha buttato giù. Lì credo che abbia perso 30 punti senza che lui ne fosse il colpevole, che sono molto importanti per il campionato”.

Il divorzio Dovi-Ducati

Delusione anche in casa Ducati, con Andrea Dovizioso fuori dal podio iridato, alle prese con una gomma posteriore che ha sbalzato gli equilibri della sua Desmosedici. E l’armonia, già da tempo precaria, all’interno del box. “In Ducati non c’era l’atmosfera migliore per vincere un campionato. Quando un pilota vuole andare via non è normale. C’è stata una frattura tra Dovi e Ducati. Peccato che non abbiano saputo mettere da parte le differenze“. Il Dovi resta fuori dai giochi della MotoGP, a meno che non venga chiamato a sostituire Marc Marquez nella prossima stagione. “Dovi ha rifiutato di accettare una posizione o un’offerta che riteneva non fosse sua. Con un anno a piedi il tuo valore diminuisce. Stanno arrivando giovani piloti e sarà molto difficile. Ha preso una decisione rischiosa“.

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