14 Novembre 2022

MotoGP, Cal Crutchlow: “Mi mancava correre contro chi non mi piace”

Cal Crutchlow riassume l'ultima esperienza da pilota MotoGP come sostituto di Andrea Dovizioso in sella alla Yamaha del team satellite RNF.

MotoGP, Cal Crutchlow

Cal Crutchlow ha respirato nuovamente l’atmosfera della MotoGP dopo l’addio di Andrea Dovizioso al team WithU Yamaha RNF. Ha disputato le ultime sei gare del Mondiale 2022 in sella alla YZR-M1 raccogliendo dieci punti e centrando quattro top-10, con un 12° posto in Malesia come miglior risultato. Il collaudatore britannico della Yamaha ha dimostrato che il prototipo di Iwata ha un potenziale sicuramente più alto di quello mostrato da Morbidelli, Binder e Dovizioso, raccolto dati utili per gli ingegneri giapponesi e regalato un po’ del suo umorismo senza censure ai media.

Crutchlow voce fuori dal coro

Un vero tour de force quello di Cal Crutchlow che nel 2022 è volato diverse volte nel Paese del Sol Levante per effettuare test privati. Prima dell’ultima gara a Valencia ha anche provato l’ultima specifica di motore a Jerez, ma ha saltato l’ultimo test Irta dell’8 novembre. La sua missione per adesso termina qui ma, in un’intervista al quotidiano Telegraph.co.uk, ha regalato qualche ultima chicca del suo carattere estroverso, quel pizzico di pepe che spesso manca nell’ambiente diplomatico della MotoGP. Cosa gli è davvero mancato nel periodo lontano dal Mondiale? “Correre contro persone che non mi piacciono, quello che gli mancava meno è la competitività“.

Il ruolo di collaudatore

Sostituire Andrea Dovizioso gli ha permesso di rimettersi in gioco e ricevere un’iniezione di adrenalina che si rivelerà utile per continuare ad essere veloce. D’altronde la sua missione non finisce qui, perché Yamaha avrà molto bisogno del suo lavoro nella prossima stagione MotoGP, quando in griglia potrà schierare solo due moto, quelle di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. “In genere i test sono noiosi, perché sei solo in pista“, ha aggiunto Cal Crutchlow. “Ci sono stati giorni in cui c’erano 27 persone ai box e nessuno in pista“. Dalla fine della sua carriera nel 2020 ha partecipato a un totale di dieci Gran Premi, quanto basta per capire che il livello di competitività si è estremamente innalzato nell’ultimo biennio.

La metamorfosi della MotoGP

Nonostante sia andato in pensione dalla fine del 2020, Crutchlow ha partecipato a un totale di 10 gare tra il 2021 e il 2022. L’ultima uscita risale al GP di Valencia concluso ai margini della zona punti. Quanto basta per comprendere che il livello di competizione della MotoGP si è innalzato fortemente nell’ultimo biennio, raggiungendo un grado inimmaginabile per un pilota “old style” come lui. “Prima bisognava controllare il gas e gestire le gomme, ora vanno a tutta velocità dall’inizio alla fine… Sono moto con cui non si può andare piano… Qui non si può andare a metà gas, perché poi si resta indietro a guidare da soli. Inoltre è pericoloso perché poi le gomme si raffreddano e si rischia tanto“.

Foto: WithU Yamaha RNF

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