17 Novembre 2020

MotoGP, Cal Crutchlow: l’ultima offerta Honda. E su Marc Marquez…

Cal Crutchlow chiude la carriera MotoGP a Portimao. Sarà tester Yamaha dopo aver respinto l'ultima offerta HRC. E su Marc Marquez: "È migliore di tutti".

MotoGP, Cal Crutchlow

Gli appassionati della MotoGP dovranno presto fare a meno della simpatia “diretta” di Cal Crutchlow in conferenza stampa. A Portimao correrà il suo ultimo Gran Premio prima di dedicarsi al nuovo ruolo di collaudatore Yamaha. All’età di 35 anni e dopo dieci stagioni in classe regina ha deciso di dedicare più tempo alla famiglia che alla sua professione, senza però abbandonare definitivamente le piste. Se il regolamento d’emergenza stilato da Dorna lo consentirà, il britannico ritornerà nel paddock come wild card nel 2021.

Dopo sei stagioni con la Honda, oltre metà della sua carriera in MotoGP, non potrà mai scordare di aver lavorato al fianco di Marc Marquez. “È semplice, è migliore di tutti gli altri. Il problema è che le persone non possono accettare che questa sia la verità“, ha ammesso Cal Crutchlow nel podcast ‘In the Fast Lane’. “Certo che vai in gara e pensi di poterlo battere. Sai che è battibile, non è come se avesse vinto tutte le gare a cui ha partecipato, ma in moto è migliore di chiunque altro sulla griglia e questo è il risultato finale“. Chi può battere Marc? “Se guardi l’intera griglia, il talento e la velocità pura, e la naturale capacità di guidare qualsiasi moto, credo che Miller sia l’unico che può sfidare Marc Marquez“. Dichiarazioni che presto dovrà rivedere dopo aver messo piede nel box Yamaha…

L’ultima offerta Honda

Il britannico è reduce da una lunga serie di infortuni, ma non è certo questo che ha messo fine al matrimonio con HRC. Il vero motivo è che gli alti vertici giapponesi hanno deciso di ingaggiare Pol Espargarò e, per effetto domino, scalare Alex Marquez in LCR e mettere fuori dai giochi Crutchlow. Hanno provato a tenerlo come pilota di riserva, ma Cal ha risposto picche. “Alberto Puig mi ha sempre sostenuto, è diretto come me. Gli è dispiaciuto sapermi fuori dalla Honda, ma non è tutto nelle sue mani, capisco la situazione. Non mi interessava fare il pilota di riserva, perché in MotoGP e SBK ci sarebbero stati sei piloti che avrei dovuto sostituire. Quindi avrei dovuto correre tutto l’anno – ha ammesso a Speedweek.com -. Ma sono molto grato e ho sempre parlato molto apertamente e onestamente con Alberto“.

Foto: Getty Images

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