3 Dicembre 2022

MotoGP, Cal Crutchlow avvisa la Yamaha: “Bisogna tornare indietro”

Cal Crutchlow, collaudatore Yamaha MotoGP, ritiene che la M1 sia troppo aggressiva. La conferma è nei risultati di Franco Morbidelli.

MotoGP, Cal Crutchlow

Sarà una Yamaha a due punte… e mezzo nella stagione 2023 di MotoGP. Ora che il team satellite RNF è passato sulla sponda Aprilia, Cal Crutchlow avrà un ruolo più centrale insieme al test team. Nelle sei gare disputate al posto del dimissionario Andrea Dovizioso, ha saputo raccogliere risultati discreti e mettere in evidenza i pro e i contro di una YZR-M1 che necessita di diverse migliorie. La prestazione di Franco Morbidelli nell’ultimo anno (7° posto in Indonesia come miglior risultato) è la prova che la Casa di Iwata non è riuscita nell’evoluzione del prototipo.

Una Yamaha diversa dal passato

L’attenzione del pilota italo-brasiliano è incentrata soprattutto sul suo stile di guida. “Per tirare fuori il potenziale da questa moto, bisogna essere un pilota con un DNA completamente diverso dal mio“, ha ammesso Franky al termine del Mondiale MotoGP 2022. Fabio Quartararo, invece, ha saputo evolvere il suo stile, arrivando a difendere il titolo iridato fino all’ultima gara di Valencia. Cal Crutchlow è d’accordo con Morbidelli e invita il marchio giapponese a raddrizzare la rotta nello sviluppo invernale, evitando di ripetere gli stessi errori di un anno fa. “Penso che la Yamaha dovrebbe tornare indietro e non essere troppo aggressiva. Questa non è la filosofia della Yamaha“.

Fino a due anni fa la M1 era uno moto agile e versatile, facilmente adattabile ad un rookie. Negli ultimi sviluppi qualcosa non è andato nella stessa direzione, Quartararo ha puntato il dito soprattutto sul motore, ma anche a livello di telaio serviranno degli accorgimenti. “Dobbiamo rendere la moto più fluida, più calma per il prossimo anno, solo così potrà migliorare“. Aumentare la potenza sul rettilineo potrebbe destabilizzarla ulteriormente a sfavore della percorrenza: un equilibrio non certo facile da trovare quello tra velocità massima e guidabilità in curva. “Stanno cercando di renderla più veloce in rettilineo, quindi è più difficile da guidare“.

Aspettando il prossimo test MotoGP

Da qui le maggiori difficoltà che sta riscontrando il pilota italiano, 19° in classifica finale con appena 42 punti all’attivo e due top-10 stagionali. “Morbidelli è un pilota tranquillo, spero che il prossimo anno gli vada meglio – ha concluso Cal Crutchlow -. Ha avuto una stagione difficile, ma questo non significa che non possa tornare“. Le prime risposte arriveranno nel test MotoGP a Sepang di febbraio. Dopo la giornata di test Irta a Valencia Franky sembrava più ottimista su se stesso. “Sappiamo che il pacchetto ha dei punti deboli, ma sono certo che in Giappone stiano lavorando sodo per risolverli. Per noi era importante risolvere i problemi che avevo come pilota, in termini di stile di guida. E penso che ci siamo riusciti“.

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