16 Ottobre 2022

MotoGP, Brivio amarcord: Bagnaia in rimonta, meglio di Valentino Rossi

Davide Brivio fa i complimenti a Pecco Bagnaia per la rimonta nel Mondiale MotoGP. Un'impresa che supera quella di Valentino Rossi nel 2006.

MotoGP, Davide Brivio

Davide Brivio è passato in F1 con Alpine all’inizio dello scorso anno, ma la vecchia famiglia della MotoGP continua ad attirare la sua attenzione. Ha lavorato prima al fianco di Valentino Rossi insieme al quale è cresciuto managerialmente, poi ha reso possibile il sogno iridato con la Suzuki nel 2020. Chissà cosa avrà pensato nel vedere vincere Alex Rins al GP di Phillip Island, in un anno quasi surreale dove ci si avvia allo scioglimento del team dopo la gara di Valencia.

La rimonta di Bagnaia

Il manager brianzolo fa i complimenti a Pecco Bagnaia e Ducati, capaci di recuperare 91 punti in metà stagione, fino a diventare il nuovo leader del Mondiale MotoGP. “Non so quante volte nella storia ci sia stato un recupero così. Io ricordo Valentino su Nicky Hayden nel 2006, ma erano circa 50 punti dopo Laguna Seca, non così tanti. È stato bravo, indipendentemente da come finirà“, ha dichiarato in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. Merito del pilota o della Desmosedici GP22? “La domanda è difficile. Io penso che la moto abbia un gran merito, però lui è il migliore pilota sulla Ducati, la sa sfruttare bene“. Davide Brivio se dovesse dare un consiglio al nuovo leader di classifica direbbe: “Siamo arrivati fino a qui e ora giochiamocela, non possiamo perdere questa opportunità“.

Il futuro in MotoGP di Mir e Rins

Suzuki dal prossimo anno sarà solo un ricordo e il più bello è sicuramente la vittoria del titolo con Joan Mir. Dal prossimo anno passerà in Honda, insieme al compagno di box Alex Rins. Il manager brianzolo non prevede un futuro molto roseo per entrambi, visto che la RC213V è una moto finora complicata e che solo Marc Marquez riesce a portare al limite. Tanti i talenti che sono scivolati con questa moto, ultimi in ordine temporale Pol Espargarò, suo fratello Alex, Jorge Lorenzo. “Secondo me faticheranno. Spero per lo spettacolo che in Honda riescano a risolvere i problemi, ma non credo sia così facile… Per Alex e Joan sarà dura, ancor più arrivando da una Suzuki che si guida in un certo modo“.

Joan Mir e Alex Rins non dovrebbero patire la convivenza con Marc Marquez, anzi. Il fuoriclasse di Cervera sarà un buon “termine di paragone”, per capire il limite della Honda e scrutarne i dati della telemetria, fondamentali al fine di comprendere come guidare il prototipo dell’Ala dorata. “Con tutto il rispetto che hanno, credo che non si sentano inferiori a Marquez“, ha proseguito l’ex team manager Davide Brivio. Occhi puntati ad un altro ex Suzuki, Maverick Vinales, che prende man mano confidenza con l’Aprilia RS-GP: “È maturato molto“. Dal prossimo anno si ricongiungerà con una vecchia conoscenza della Casa di Hamamatsu, Manuel Cazeaux, in veste di crew chief. “Formeranno una grande coppia. E io mi aspetto che si riesca finalmente a tirare fuori il massimo da Maverick, come ancora non abbiamo visto“.

Foto: Motogp.com

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