4 Luglio 2020

MotoGP, Brad Binder: “Io e Oliveira stesso livello, ci spingiamo a vicenda”

Brad Binder sempre più vicino all'esordio in MotoGP. "Due gare sulla stessa pista sia un bene che un male." E sul 2021: "Sarà un altro anno da rookie."

binder motogp

Quest’anno in MotoGP avremo tre ragazzi pronti a competere per il titolo di miglior rookie. Uno di questi è Brad Binder, vice-iridato Moto2 in carica e ingaggiato nel team KTM Factory, del quale vestirà i colori anche l’anno prossimo. Forte di questa conferma, può prendere con maggiore ‘tranquillità’ il primo anno di apprendistato, particolarmente complesso a causa dell’emergenza sanitaria. Lasciati alle spalle i problemi di viaggio dal Sudafrica (rimarrà in Europa fino a novembre, grazie anche al passaporto britannico), si guarda alla prossima partenza.

L’occhio in particolare cade sul nuovo calendario, chiaramente inusuale. “Due gare sulla stessa pista può essere sia un bene che un male” ha ammesso l’ex campione Moto3 a Crash.net . “Sarà però come avere una seconda occasione, ripartendo da zero ma con i riferimenti del weekend precedente. Penso che tutti avranno così l’opportunità di alzare il livello della competizione. Sarà tutto nuovo per noi, ma utile per me personalmente perché avrò più tempo a disposizione per percorrere più chilometri in pista con una MotoGP.”

Non tutti i tracciati previsti inizialmente però sono stati confermati. Molte delle tappe annullate, europee e non, torneranno in calendario nel 2021. “La prossima sarà quasi un’altra stagione da rookie” ha ammesso Binder. Un bene per lui avere già la sella assicurata, ma non sarà certo più semplice. A questo aggiungiamo la mancanza di pubblico sugli spalti. “Non sarà la stessa cosa, vivremo un’esperienza nuova. Spero però che si torni presto alla normalità e che gli spettatori siano nuovamente permessi. I tifosi creano un’atmosfera speciale.”

L’anno prossimo poi ritroverà di nuovo come compagno di squadra Miguel Oliveira, ‘promosso’ da Tech3. “Abbiamo condiviso il box per la prima volta nel 2015 e abbiamo sempre lavorato benissimo assieme. Inizialmente ero più indietro rispetto a lui, poi abbiamo raggiunto lo stesso livello e lottato abbastanza in pista. Un’ottima cosa perché ci spingiamo a vicenda. Fin dall’inizio poi abbiamo fatto parte della famiglia KTM e lo stiamo tutt’ora in MotoGP, è molto bello da vedere.”

Foto: Marco Lanfranchi

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