30 Giugno 2022

MotoGP, Bezzecchi orgoglio VR46: il sogno di Valentino Rossi continua

Marco Bezzecchi regala il primo podio al team MotoGP VR46 di Valentino Rossi. Una domenica perfetta che inorgoglisce l'Academy.

MotoGP, Marco Bezzecchi

Sono giorni di grandi sorrisi a Tavullia dopo l’ultima gara MotoGP ad Assen prima della pausa estiva. Vittoria di Pecco Bagnaia e primo podio in classe regina per Marco Bezzecchi, un ottimo risultato per il rookie ma anche per il neonato team VR46 di Valentino Rossi. Il progetto MotoGP e Academy procede a gonfie vele, grazie anche al gruppo storico che ha seguito il Dottore nella sua lunga carriera, da Matteo Flamigini a Pablo Nieto, da Alessio Salucci al più recente Idalio Gavira. Un gruppo forte e coeso che saprà dare altre soddisfazioni ai colori italiani del motociclismo.

Il sogno VR46

Peccato per Luca Marini che ha dovuto sostenere l’intera distanza di gara con un’ala aerodinamica spezzata, dopo un contatto alla partenza con Joan Mir. Ma tenere alto il giallo VR46 ci ha pensato il debuttante Marco Bezzecchi, subito veloce sul giro secco sin dalle prime uscite in MotoGP. Ad Assen è arrivato il momento giusto per concretizzare quanto appreso fino ad oggi con la Ducati Desmosedici. “Una domenica perfetta, primo Pecco Bagnaia, secondo Marco Bezzecchi, grande orgoglio dell’Academy – commenta Alessio Salucci -. Poi ‘Bez’ che fa il giro d’onore con la bandiera di Valentino Rossi, sul circuito di Assen dove Vale ha vinto dieci volte, fumogeni gialli al via… Non potrei chiedere di più“.

L’ex telemetrista di Valentino Rossi

Una parte del merito va inevitabilmente al capotecnico Matteo Flamigni, ex telemetrista di Valentino Rossi, alla sua prima esperienza da ingegnere di pista. Suo l’azzardo di montare la soft al posteriore senza accusare un minimo di cedimento: “Questo è il risultato di un percorso di apprendimento, le cose non nascono dal nulla. Ha imparato a conoscere meglio i freni, l’elettronica, le gomme – spiega Flamigni -. Non dimentichiamo che per noi ogni pista è nuova, anche se siamo molto veloci Marco è un grandissimo pilota. La messa a punto di una MotoGP richiede tempo e tutti i turni sull’asciutto possibilmente. Faremo il massimo come sempre”.

Ai box del team Mooney VR46 papà Vito (QUI l’intervista a Cdm) è una presenza costante. “In questi momenti non riesci a descrivere le emozioni, all’ultimo giro non ho guardato il monitor, aspettavo che arrivassero dal muretto… Ho sempre tenuto basso il livello dell’autostima, non mi piace raccontare quello che fa“.

Il primo podio in MotoGP

Partito dalla quarta posizione ha provato subito ad attaccare, anche se ha perso una posizione ceduta a Jorge Martin. Ma era la domenica di grazia per Bezzecchi, che ha subito superato il madrileno della Pramac. Fino al quinto giro… “Sono partito abbastanza bene, non benissimo, ho sbagarrato subito per tornare su, ho fatto a sportellate con Jack. Volevo stare con i primi perché mi sentivo che potevo andare più forte. Quando sono venuto su stavo riprendendo Fabio e Aleix, c’è stato l’errore (al 5° giro, ndr), ho visto la porta aperta e mi sono detto ‘Provo ad andare con Pecco e vediamo che viene fuori’. Ho spinto come un dannato, ho distaccato quelli dietro, non mi è servito neppure gestire troppo la gomma… è andata bene“.

Bezzecchi e Bagnaia… che coppia!

Un risultato che lascia ben sperare in vista della seconda parte di campionato MotoGP. Marco Bezzecchi vuole stupire ancora ma dovrà intensificare il feeling con la sua Ducati, soprattutto in staccata. “Spero di avere imparato a sufficienza per essere sempre competitivo. Mi devo ancora abituare bene a forzare sul davanti, la nostra moto più la metti sotto sforzo in staccata, più la tieni carica e più fa quello che vuoi. Devi avere tanta confidenza per riuscirci e ancora in certi punti ho qualche difficoltà“.

Assen aveva qualcosa di magico che arriva sin dai tempi di Valentino Rossi. Al taglio del traguardo un marshall gli ha dato la bandiera con il numero 46 e nel parco chiuso ha potuto abbraccia l’amico fraterno Pecco Bagnaia. “Quando ha sgocciolato ho anche pensato di poter sbagarrare con Pecco, ma va bene lo stesso (ride, ndr). Sono contento di aver fatto questo primo podio con lui, è uno dei ragazzi con cui ho legato di più. Si merita tutto, è sempre stato forte a tornare su dai momenti difficili“.

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