25 Novembre 2022

MotoGP: Augusto Fernandez, l’unico debuttante 2023 è già nella storia

Augusto Fernandez sarà l'unico debuttante in MotoGP nel 2023. Un caso storico ma non unico, ecco i suoi predecessori.

augusto fernandez, motogp

di Olena Champlain/paddock-gp

Augusto Fernandez, Campione del Mondo Moto2 in carica, debutterà in MotoGP nel 2023, all’interno del team Tech3 e con i colori di GASGAS. Durante i test a Valencia ha scoperto la sua nuova moto, che non è altro che una KTM RC16. Ma, pur non avendo ancora disputato un solo Gran Premio della categoria, è già entrato nella storia al fianco di Sylvain Guintoli ed anche di Tito Rabat. Ecco perché…

Certo Augusto Fernandez non avrà vita facile nel 2023 come debuttante della MotoGP. Questo perché arriva esattamente nelle stesse condizioni del suo predecessore Remy Gardner. Come l’australiano, entra a far parte del team Tech3 da Campione del Mondo Moto2. Il miglior biglietto da visita ma, come detto, sappiamo che fine ha fatto chi l’ha preceduto. Sarà un’esperienza che lo spagnolo cercherà di sfruttare al massimo per evitare di vedersi bruciare le proprie ali in una sola stagione.

Augusto Fernandez: “Questa moto è incredibile” 

Quel che è certo è che lo stesso Augusto Fernandez non dovrà preoccuparsi del titolo onorifico di rookie dell’anno. E a ragion veduta: sarà l’unico esordiente nel 2023. In questa annata non ci sarà quindi l’elezione del miglior esordiente, visto che non ci sarà nessuno con cui contendersi il “titolo”. Una situazione non nuova nel paddock MotoGP, visto che la stessa cosa accadde nel 2007 con Sylvain Guintoli e nel 2016 con Tito Rabat. Almeno Augusto Fernandez è in buona compagnia nelle statistiche.

Ricordiamo anche i suoi commenti una volta sceso dalla sua RC16 rossa dopo il test a Valencia, quando ha scoperto la MotoGP. Dopo aver terminato 22° a soli 1,6 secondi dal miglior tempo della giornata, il pilota di Palma di Maiorca ha riconosciuto che è stata “Una giornata incredibile” e di essere “Super contento del lavoro svolto con la squadra. È tutto molto diverso dalla Moto2, quindi ho lavorato dalla mia parte per adattarmi a tutte le novità, come l’elettronica. Ci siamo concentrati solo sull’adattamento alla moto, facendo il maggior numero di giri possibile per trovare il feeling.” Concludendo poi così: “Ho sognato per tutta la vita di guidare una MotoGP. Questa moto è incredibile.”

Foto: motogp.com

L’articolo originale su paddock-gp

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