7 Novembre 2022

Augusto Fernandez lacrime di gioia: la remuntada Moto2 vale la top class

Augusto Fernandez, 25 anni madrileno, sbanca la serie cadetta in recupero. L'anno prossimo salirà in MotoGP con la KTM

augusto fernandez champion, moto2

Continua la storia spagnola vincente nella classe intermedia. Augusto Fernandez è l’ultimo di tanti campioni iberici tra 250cc e Moto2, chiudendo con il miglior risultato possibile una grande stagione. Un inizio così così, ma quando ha trovato la quadra è risalito in campionato a passo di marcia. Dopo anni mondiali difficili, Fernandez è infine sbocciato e s’è preso con merito il suo primo titolo mondiale. Negli ultimi GP la ‘sorpresa’ per gli zeri di Ogura, ma Fernandez s’è costruito il titolo passo dopo passo dal trionfo a Le Mans. Solo l’incidente in Austrialia macchia un ruolino di marcia quasi perfetto: quattro vittorie, altri cinque podi ed un 7° posto come peggior risultato. Decisamente il modo migliore per passare al capitolo successivo: l’avventura in MotoGP con GasGas Tech3, unico esordiente nel 2023.

Il ‘click’ da Le Mans

Un approdo mondiale particolare, ‘inconsueto’. Nel 2016 chiude l’Europeo Moto2, da metà 2017 ecco il debutto internazionale come sostituto in Speed Up. L’anno dopo, senza sella, riparte dall’Europeo, ma a metà campionato ha di nuovo l’occasione nel Mondiale, stavolta con Pons Racing ma sempre da sostituto. A partire dal 2019 è a tempo pieno nel Campionato del Mondo. Quello è il suo anno migliore con tre vittorie ed altri due podi, prima della flessione nelle due stagioni successive. “Sono fiero di come io e la mia famiglia siamo arrivati fin qui” ha sottolineato un emozionatissimo Fernandez. “Anche gli anni difficili hanno aiutato, non rimpiango nulla.” Questo 2022, col passaggio in KTM Ajo, è stato l’anno della svolta e della risalita. “Non è iniziato come volevamo, ma la squadra non ha mai smesso di crederci e mi ha aiutato tanto. Ero lontanissimo da Vietti, ma sono rimasto calmo ed a Le Mans ho ottenuto il primo risultato.” Da lì il ‘click’, l’iniezione di fiducia che gli serviva per dimenticare definitivamente i due anni precedenti ed iniziare la rimonta.

Dalla pressione alle lacrime

Si arriva ad un’ultima gara non proprio semplice per il #37 di KTM Ajo, stavolta decisamente agitato. “I primi 8 giri sono stati orribili. Ho sentito tantissimo la pressione e sono stato un po’ troppo cauto” ha ammesso Augusto Fernandez. “C’era anche un po’ di frustrazione, ero più veloce di quanto stavo facendo vedere.” È stato poi spettatore in prima fila dell’accesissimo duello Acosta-Lopez per il titolo di rookie dell’anno. Ma Fernandez si stava facendo i suoi calcoli e cercava in tutti i modi di risalire: un Ogura lanciato verso la vittoria metteva seriamente a rischio il suo mondiale. Per qualche giro il divario provvisorio si era infatti ridotto a mezzo punto! “Sapevo di avere un passo migliore degli altri, tranne Pedro. Ma non dovevo commettere errori, soprattutto all’inizio.” Tutto però si risolve in appena otto giri. “Mi dispiace tanto per Ai, non si meritava questo finale dopo la stagione che ha fatto” ha dichiarato Fernandez. Ma da quel momento è tutto in discesa: addio ai calcoli, ora poteva godersi l’ultima gara. In conferenza stampa Fernandez non trattiene le lacrime, ripensando alla fatica ed al difficile percorso. Ma è il passato, il sorridente 25enne di Madrid ha realizzato il sogno.

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Foto: Red Bull KTM Ajo

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