6 Ottobre 2022

Fernandez vs Ogura, in Moto2 si scalda la sfida fra Spagna e Giappone

La Moto2 ci sta regalando lo sprint fra due talenti che rappresentano scuole e tradizioni vincenti: ecco tutti gli illustri predecessori

fernandez ogura aoyama, moto2

La leadership Moto2 vale 1,5 punti. Questo il divario tra Augusto Fernandez ed Ai Ogura dopo la mezza gara al Buriram, colpito da un nubifragio che ha portato alla bandiera rossa. I due rivali matematicamente rimasti sono ormai lontani, sarà uno di loro il nuovo campione del mondo della categoria intermedia. Due ragazzi eredi di differenti tradizioni motociclistiche, ma anche di movimenti che hanno già lasciato il segno a livello mondiale con svariati piloti. Anche nell’ormai scomparsa 250cc, di cui la Moto2 è l’attuale erede. Solo in un caso però parleremmo di un mattoncino storico nel Motomondiale… Altri tre GP per sapere in quale box ci sarà la festa per questa stagione 2022. Rivediamo intanto i predecessori di questi due possibili campioni.

Augusto Fernandez, la scuola spagnola

Il Motomondiale è nato ufficialmente nel lontano 1949 con la denominazione Campionato Mondiale Velocità. La 250cc è stata una delle classi presenti fin da allora, ma a lungo la Spagna non ha avuto di che gioire. Campioni italiani, tedeschi, britannici/anglofoni (vedi Redman dall’allora Rhodesia), australiani, sudafricani, sudamericani, francesi, il finlandese Saarinen, americani… Certo i ragazzi spagnoli erano già emersi a livello mondiale, ma parliamo di 50cc, 80cc e 125cc, mentre per quanto riguarda la “due e mezzo” invece ci vuole ben più tempo. Nel 1988 Sito Pons scrive la storia della 250cc con il primo titolo spagnolo, che bissa l’anno successivo. Ci sarà poi un lungo digiuno, fino al quadriennio stellare iniziato nel 2004: due titoli con Dani Pedrosa, altri due firmati Jorge Lorenzo. L’addio alla storica quarto di litro per far posto alla Moto2 sorride ai ragazzi spagnoli, rappresentanti un movimento attuale che ormai sforna costantemente talenti. Toni Elías è il primo re della nuova categoria nel 2010, seguono Marc Márquez (2012), Pol Espargaró (2013), Tito Rabat (2014), Alex Márquez (2019). L’iride di Augusto Fernández sarebbe un ulteriore gioiello per il movimento motociclistico spagnolo, come detto ormai in piena espansione e protagonista in ogni categoria mondiale. Ma per il pilota sarebbe anche il miglior biglietto da visita per la MotoGP, dove approderà l’anno prossimo con GasGas Tech3.

Ai Ogura, speranza del Sol Levante

Il Giappone ha iniziato a trionfare nel Mondiale solamente a livello di costruttori, mentre per quanto riguarda i piloti, che comunque non passano mai inosservati, bisogna attendere ben di più. Nel 1977 ecco lo storico primo trionfo nell’ormai defunta 350cc con l’allora 26enne Takazumi Katayama, il cui primo ed unico iride mondiale in carriera diventa il primo titolo piloti giapponese. In 250cc l’attesa è ben più lunga, precisamente fino al 1993. Il mitico Tetsuya Harada infatti diventa campione del mondo per pochi punti, alla fine di un’accesa rivalità con Capirossi. Nel 2001 ecco il sigillo di una giovane e brillante promessa: Daijiro Kato, al secondo anno mondiale completo, perfeziona il 3° posto del 2000 e si prende la corona mondiale con grande autorità. Chissà cos’avrebbe potuto fare poi in MotoGP… Tornando alla classe di mezzo, Hiroshi Aoyama è l’ultimo campione 250cc grazie ad una costanza invidiabile: mai un ritiro, sempre in top 8, quattro vittorie ed altri 3 podi in 17 gare. Da allora il Giappone non ha più fatto festa, ora però c’è una nuova speranza. Ai Ogura, pilota proprio della squadra guidata da quell’ultimo campione del mondo, ha l’occasione di scrivere la storia. Ha già sfiorato l’impresa in Moto3, ora ha la possibilità di diventare il primo re giapponese della Moto2! Il Sol Levante torna a sognare in grande.

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Foto: motogp.com

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