2 Marzo 2023

MotoGP, Aprilia contro i cugini Ducati: “Bisogna cambiare le regole”

Ducati in supremazia numerica nel campionato MotoGP: Massimo Rivola, ad Aprilia, chiede di intervenire sul regolamento.

MotoGP, Enea Bastianini

Da oltre un anno si parla di uno squilibrio in MotoGP per la presenza di otto Ducati in griglia, quest’anno solo due Yamaha. Una situazione che FIM, Dorna e gli altri costruttori vorrebbero sovvertire, ma di fatto la Casa di Borgo Panigale ha semplicemente sfruttato le condizioni di libero mercato, offrendo un pacchetto (vincente) a prezzi vantaggiosi. Dal 2005 è legata al team satellite Pramac Racing, dal 2022 anche a Mooney VR46 e Gresini Racing. La superiorità numerica infastidisce la concorrenza, soprattutto alla luce della Triple Crown conquistata nella scorsa stagione e della possibilità concreta che possa ripetersi.

Aprilia chiede un cambio di regolamento

Non c’è nessuna intenzione di mollare anticipatamente il Mooney VR46 Racing Team e viceversa, la squadra di Valentino Rossi non pensa a scendere dalla moto più competitiva del mondo. Prima o poi, forse dal 2025, Ducati dovrà rinunciare alle otto moto e resterebbe comunque in supremazia numerica con sei prototipi. Lin Jarvis corteggia apertamente la formazione di Tavullia e prima o poi ci sarà la firma… L’a.d. Massimo Rivola è infastidito dai cugini e rivali e chiede di intervenire sul regolamento: “Dovrebbe essere fissato un numero massimo di squadre per produttore… Se guidi da solo, non fai spettacolo. La MotoGP non dovrebbe essere una coppa monomarca. Quasi la metà dei posti di partenza è occupata da un solo marchio… Dovremmo cercare un compromesso“.

Nella stagione MotoGP ’23 a fronte di otto Ducati avremo quattro Aprilia, quattro Honda, quattro KTM e solo due Yamaha. Il team RNF di Razlan Razali non ha accettato un secondo rinnovo annuale dalla Casa di Iwata e ha preferito legarsi a Noale, che schiera per la prima quattro RS-GP. Resta però lo strapotere delle Rosse, numerico e qualitativo. L’ex manager della F1 chiede interventi per evitare che possa riaccadere in futuro. “Sono d’accordo che si debba fissare un numero massimo di squadre per costruttore“, dice Rivola, che viene dalla Formula 1 e lì ha lavorato in Toro Rosso e Ferrari. Già nei test in Malesia avere più moto a disposizione consente di provare più velocemente le nuove componenti e avere più dati a disposizione.

MotoGP nelle mani della Ducati

Per gli altri costruttori sarà difficile recuperare il gap tecnico in così poco tempo, soprattutto per chi si trova più indietro, come Honda e KTM. “Se fossi in Ducati, farei bandire tutti i test“, ha scherzato Massimo Rivola a Speedweek.com. “Perché hanno così tante motociclette in pista alle gare. Non è bello vedere la Yamaha con solo due moto. Ecco perché chiedo una regola precisa su quante moto può allestire ogni produttore“. Inoltre è già tempo di discutere sul regolamento tecnico del quinquennio 2027-2031 e tutti sembrano d’accordo sul porre un limite alla potenza dei motori, in un modo o nell’altro. Un argomento che non trova molto d’accordo la Casa emiliana, che detiene il record di velocità massima raggiunto da Jorge Martin nel 2022 al Mugello: 363,6 km/h spaventosi. “Se lo sviluppo della MotoGP continua al ritmo attuale – ha concluso il manager Aprilia – i circuiti non saranno abbastanza grandi per le nostre moto“.

Foto: MotoGP.com

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