7 Febbraio 2022

MotoGP, Gigi Dall’Igna: la Ducati 2022 ed il “mistero” ride height device

Primi test 2022 completati, Gigi Dall'Igna commenta il lavoro svolto sulla nuova Ducati. "C'è da lavorare, ma la linea da seguire è chiara."

ducati motogp

Due giorni di test MotoGP a Sepang che non hanno visto brillare i ragazzi del team factory. Ma l’obiettivo primario chiaramente era lo sviluppo della Desmosedici 2022, con Ducati che ha ribadito chiaramente l’intenzione di prendersi quel titolo piloti che continua a sfuggire dopo il 2007. A test conclusi Gigi Dall’Igna, sempre fondamentale nel costante processo di crescita della Rossa, ha spiegato cos’è stato fatto e su cosa bisogna migliorare. Sottolineando anche l’importanza del continuo lavoro di sviluppo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Tenendosi poi sul vago riguardo un particolare aggiornamento del noto abbassatore…

“Tutti ci hanno lavorato”

“È il primo test dell’anno, in cui dovevamo selezionare molto materiale. Il focus non era sui tempi ma sul lavoro che i piloti avevano da fare.” Forse nascondendosi anche un po’, ben consci di essere tra i favoriti per questo nuovo anno mondiale. Certo però sono stati due giorni particolarmente impegnativi, come sottolineato da Bagnaia e Miller in primis. “Sabato abbiamo iniziato lo sviluppo della nuova moto e siamo abbastanza contenti. Ci sono aree in cui dobbiamo lavorare, ma la linea da seguire è chiara.” Chiaramente il Mandalika Circuit sarà luogo in cui cercare conferme. “Il prossimo test sarà l’ultimo, il più importante prima dell’inizio del campionato.” Con qualcosa da sistemare.

“Dobbiamo ancora lavorare su tutta la parte dei controlli, lato carburazione e sostanzialmente gestione del motore. Lì abbiamo del margine per fare un po’ meglio.” Nel corso del meeting online gli si chiede anche dell’aggiornamento al ride height device intravisto in questi giorni, ma come detto Dall’Igna si mantiene sul vago. “Sviluppiamo sempre tutto, questo è un aspetto relativamente nuovo ma è certo qualcosa su cui tutti hanno lavorato per migliorarlo.” Qualcuno dice che il dispositivo può diventare pericoloso… “Alla fine cose come queste sono gestibili ed i nostri piloti non hanno rilevato problemi nei nostri sistemi. Oltre al fatto che si possono anche evitare e la moto funziona comunque.” 

“Moto da sviluppare in ogni aspetto”

Non manca un confronto anche con la Rossa dell’anno scorso. “Siamo contenti del suo comportamento, ma ci è mancato qualcosa l’anno scorso a livello di performance, soprattutto nelle curve ad alta velocità. Questo è uno dei punti su cui stiamo lavorando.” Ma non solo. “La moto va sviluppata in ogni suo aspetto, dall’aerodinamica al chassis, dal motore all’elettronica. Serve sempre cercare un giusto bilanciamento in tutte le aree.” Un livello attualmente raggiunto con la GP2021, che si punta però a migliorare e superare. “Spero che con la Ducati 2022 ci siano ulteriori passi avanti, ma certo l’ultima moto è sempre la migliore possibile.”

La moto 2021 è proprio quella dell’alfiere Gresini Enea Bastianini, in bella evidenza nei test a Sepang e che punta alla top 5 stagionale. “Il passo gara è interessante e ha fatto grandissimi passi avanti. L’obiettivo che si è dato è alla sua portata.” Ma più in generale, “In Ducati non si possono fare differenze tra i piloti, bisogna sempre supportare tutti.” Sottolineando anche l’importanza del continuo sviluppo. “Congelare è sempre un errore, tutti i nostri competitor certo hanno fatto passi avanti importanti e stare fermi non è il modo migliore per raggiungere i propri obiettivi.” 

“Come ho progettato il mio sogno” la magnifica autobiografia Adrian Newey, il genio F1

Foto: Dorna Sports

Lascia un commento