8 Febbraio 2022

MotoGP: Marc Márquez versione 2022, tra limiti fisici e sogni mondiali

Marc Márquez verso la sfida più grande, riprendersi lo scettro MotoGP dopo due anni duri. Con qualche limite da gestire, ma pronto alla lotta.

marc marquez motogp

Cautela e chiarezza sulla sua attuale condizione fisica, ma immutata voglia di lottare per il titolo. Così Marc Márquez continua il processo di avvicinamento alla nuova stagione MotoGP, con la ferma intenzione di chiudere quello che definisce “il peggior periodo della mia carriera”. Due anni alle prese con importanti infortuni che l’hanno tagliato fuori dalla battaglia per l’iride, anche se non dobbiamo dimenticare le vittorie ottenute l’anno scorso con un solo braccio a posto… Qualche limite ancora c’è, ma il pilota di Cervera (reduce anche dal Covid in inverno) sta imparando a gestirlo ed è pronto alla ‘nuova sfida’. “Vediamo se riesco a tornare a volare!”

Nel meeting online seguito alla presentazione ammette in primis che “Due settimane fa non pensavo davvero al Mondiale, ero ancora infortunato… Ma i test in Malesia sono stati un controllo finale per capire se era tutto ok. I dottori mi dicevano che sarebbe andato tutto bene, ma ad essere sincero avevo i miei dubbi.” Tanti giri e la stanchezza dopo vari mesi fermo, ma è stato un passo importante per valutare la sua situazione. “L’anno scorso, ma in particolare quest’inverno, ho capito che ho qualche limite alla spalla. Ora ci siamo organizzati in maniera diversa per il recupero post gara, se il dolore mi lascia stare per tutta la stagione allora non è un problema. Per questo mi devo sacrificare un po’, facendo alcune cose in maniera diversa dal solito.”

Determinazione e piedi per terra. “Non inizio pensando ai miei limiti, ma dobbiamo essere realisti. Sono nel peggior momento della mia carriera, attualmente non sarei in grado di fare come a Jerez 2020, rimontando dal fondo. E se ci fosse una gara domani non riuscirei a lottare per la vittoria.” Basso profilo, ma fino ad un certo punto. “La luce alla fine del tunnel brilla sempre di più. Siamo nel Mondiale, sono tutti veloci ed arrivano ragazzi giovani che corrono. La motivazione però non cambia, è la stessa di sempre per affrontare questo 2022.” Oltre al fatto che “Con questi colori devi lottare per il titolo mondiale. Cercheremo di rendere la vita difficile ai rivali.” 

Come Nadal?

Per quanto riguarda il feeling con la Honda, “Non sono nemmeno al top in sella alla moto. Sono stato fermo per mesi ed è un processo lento.” Oltre al fatto che è una moto molto diversa dalla versione 2021, con cui comunque ha conquistato tre vittorie e spesso si è tenuto in alto… Ma rimarca che “Da quando sono in Honda non c’è mai stato un cambio così grande. Ma è vero che è il passo da seguire se i risultati non arrivano. A Sepang ho provato sia la moto dell’anno scorso che quella nuova, nella RC-V 2022 ho visto un potenziale maggiore. Al momento non l’ho toccata molto ma ho già qualche idea per avvicinarla a me già a Mandalika.”

All’orizzonte un ritorno come Rafael Nadal, fresco vincitore degli Australian Open? “Mi sono emozionato vedendo quella partita. Sarebbe un sogno, vivere un momento difficile e rientrare dalla porta grande… Ma quanti ci sono riusciti? Davvero in pochi, forse quanti le dita di una mano.” In questa ‘pausa forzata’ non è mancata anche un’analisi dei suoi risultati finora. “Da fuori inizi a capire meglio cos’hai fatto e ti rendi conto che è difficile essere competitivi sempre e comunque. So che mi servirà parecchio per ripetermi. Voglio lottare per il titolo, ma vincere come fatto in passato, con anche 100 punti di vantaggio… Ne siamo molto lontani.”

Oltre al fatto che “Ora nessuno fa più una così grande differenza, non è come qualche anno fa: sarà interessante, per me è una nuova gara. Prima però devo tornare e ritrovare il giusto feeling in sella, poi arriverò.” A breve poi si comincerà a parlare di contratti, anzi le voci sono già iniziate. Un argomento che non lo riguarda, forte di un accordo fino al 2024 compreso. Nessuna certezza invece sul suo compagno di box. “Certo mi piace sempre avere qualcuno di forte. Pol è veloce, i ragazzi LCR sono bravi, ma non è una mia decisione e non blocco mai nessuno, come dimostrano anche Lorenzo o Pedrosa. HRC cercherà di avere la squadra migliore, per me non cambia.”

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