7 Gennaio 2020

Jarvis: “Il muro tra Valentino e Jorge portò tre Triple Crown”

Il muro tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo nel 2008 ha fatto storia. A distanza di anni Lin Jarvis riconosce l'utilità di quella storica rivalità.

MotoGP, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo

Il famoso “muro” eretto nel box Yamaha nel 2008 tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo ha fatto storia. Fu voluto in prima persona dal Dottore per dare il via ad una guerra psicologica che poi non ha portato frutti. A distanza di anni il pilota di Tavullia si è pentito di quella scelta, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Del resto erano gli anni d’oro della casa di Iwata, che alternava titoli mondiali e Triple Crown con i suoi due fuoriclasse. “Non lo rifarei perché non è servito a niente e i dati passavano ugualmente. Ma è stato un mio errore“.

Valentino Rossi non si sentiva gratificato dalla decisione della Yamaha di affiancargli un pilota forte come Jorge Lorenzo. “Ma hanno fatto bene, era giusto che un team factory così importante avesse due piloti in grado di vincere“. Nel 2010, anno di conquista per il maiorchino, il suo capotecnico Ramon Forcada evidenziò la sterilità del muro: “Ha cercato una battaglia psicologica con questa storia come è successo con altre cose… è stata una guerra psicologica che non ha vinto”. Le scintille non sono certo mancate negli anni a seguire tra il Dottore e lo spagnolo, tanto che alla fine del 2016 Jorge ha deciso di cambiare aria per tentare una nuova avventura in Ducati.

JARVIS E IL MURO VINCENTE

Pagine di storia sul filo del rasoio che Lin Jarvis ha dovuto gestire con saggezza e maestria, come un ago della bilancia. Eppure quella rivalità ha portato frutti d’oro alla Yamaha. “In passato abbiamo avuto questa famigerata rivalità tra Lorenzo e Valentino – ha spiegato il Managing Director -. Il famoso muro, che forse è stato frainteso da molte persone, è stato costruito principalmente perché avevamo pneumatici Michelin da un lato e Bridgestone dall’altro. E una parte delle regole prevedevano che i dati non si potessero condividere“.

Una spiegazione ancora “super partes” da parte di Jarvis, sempre bravo a fare da giudice e paciere all’interno del box. “Difficile gestire quando hai in squadra i due migliori piloti, ma ce l’abbiamo fatta e per tre anni consecutivi abbiamo vinto la Triple Crown. Quando hai piloti competitivi la squadra cresce, si spingono a vicenda e devi solo sperare che non siano autodistruttivi“. A distanza di tempo Valentino Rossi e Jorge Lorenzo potrebbero tornare a collaborare, se venisse confermato l’ingaggio del maiorchino a collaudatore Yamaha. Una strategia che ha il beneplacito del pesarese, a dimostrazione che tra i due gli angoli sono ormai smussati.

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1 commento

  1. Max75BA ha detto:

    …il muro “rossiano” in squadra fu un’azione vergognosa.