14 Febbraio 2024

MotoGP, Jorge Lorenzo avvisa: “I piloti chiederanno più soldi”

Jorge Lorenzo è stato uno dei piloti più pagati nella storia della MotoGP. Con l'introduzione delle Sprint si prevedono aumenti degli ingaggi.

MotoGP, Jorge Lorenzo

Sono i cambiati i tempi d’oro della MotoGP, quando alcuni marchi ricoprivano d’oro i loro campioni. L’ultimo contratto ultramilionario è quello di Marc Marquez con la Honda, tra l’altro rescisso anticipatamente per passare in Ducati Gresini. Anche Jorge Lorenzo ha potuto contare su un periodo davvero fortunato dal punto di vista economico, specie nel biennio Ducati, quando da Borgo Panigale gli hanno staccato un assegno a otto cifre. Correva il primo decennio del nuovo millennio, quando le vendite delle moto andavano alla grande, il pubblico in tv era numeroso e le Case potevano permettersi di pagare ingaggi milionari…

La passione di Jorge per le auto di lusso

Erano gli anni floridi dell’economia motociclistica, prima del brusco stop causato dall’epidemia Covid. Durante la sua ultima apparizione sul podcast Tengo un Plan, l’ex pilota MotoGP ha parlato dello stile di vita che conduceva quando ha cominciato a guadagnare cifre di tutto rispetto, soprattutto nel 2010, quando ha vinto il suo primo titolo mondiale in classe regina. Jorge Lorenzo ricorda che allora aveva 23 anni “e non avevo ancora comprato nessuna macchina sportiva, guidavo una Fiat 500… Non capivo le persone ricche, cosa vuol dire guidare una Ferrari o una Mercedes. No, l’ho capito solo dopo, ero contento della mia Fiat 500. Ma poi ho compreso…“.

Gli stipendi attuali dei piloti

Il maiorchino aveva racimolato un bel gruzzolo già nelle classi intermedie, non nasconde che il contratto con la Yamaha gli ha permesso qualche lusso in più, dando il via alla passione per le supercar. Fino al contratto di due anni (2017-2018) con Ducati, dove ha sfiorato i dieci milioni di euro a stagione. Dopo la pandemia da Covid, il cinque volte campione iridato sottolinea che “si paga meno” , e sostiene che “le marche ne hanno approfittato per dimezzare un po’ gli stipendi. La Ducati ha optato solo per i giovani piloti che volevano dimostrare qualcosa , io ero l’ultimo pilota affermato. Poi c’è il problema che le gare in tv sono a pagsmento, le vedono meno persone ed è meno interessante per gli sponsor e le fabbriche. Dopo il Covid, gli stipendi dei piloti si sono abbassati“.

Il mercato piloti entrerà nel vivo fra alcune settimane e sarà l’occasione buona per pretendere di più, grazie all’introduzione delle gare Sprint. “Ora fanno il doppio delle gare, anche se sono più brevi, e nel prossimo contratto vorranno guadagnare di più. Sarà raddoppiato il bonus e lo stipendio – ha concluso Jorge Lorenzo -, perché ci saranno il doppio delle gare“.

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