3 Aprile 2023

Franco Morbidelli, è davvero arrivata la svolta? Esame verità ad Austin

Morbidelli finalmente protagonista in positivo. Ma quella in Argentina è vera gloria? Lui non si sbilancia, attende Austin per delle conferme.

Franco Morbidelli MotoGP Argentina

Finalmente Franco Morbidelli! Il Gran Premio d’Argentina potrebbe rappresentare un punto di partenza per il pilota romano, che fin dal suo arrivo nel team ufficiale Yamaha MotoGP ha faticato tantissimo. A Termas de Rio Hondo ha rivisto la luce, finendo quarto sia nella sprint race sia nella gara principale.

Ha vissuto un weekend molto migliore rispetto a quello del compagno di squadra Fabio Quartararo, che negli ultimi anni lo ha battuto nettamente. A Frankie servivano queste prestazioni e questi risultati, una bella botta di fiducia per il futuro. Adesso sta a lui dimostrare che quanto successo in Sud America non è stato “casuale”, bensì una vera svolta. Deve avere continuità e far vedere di essere ancora il pilota che nel 2020 si laureò vice-campione MotoGP con la M1 2019 del team satellite Petronas.

MotoGP Argentina, Morbidelli felice ma coi piedi per terra

Morbidelli è indubbiamente soddisfatto di essere riuscito a disputare un fine settimana così positivo, ma al tempo stesso non vuole esaltarsi troppo: “Sono molto contento – ha dichiarato a Sky Sport MotoGP – ma dobbiamo aspettare le prossime gare. Quella di Austin è una pista completamente diversa. Quella in Argentina è molto fluida, con pochi punti nei quali la nostra moto fatica. Bisogna attendere Austin e vedere come andrà lì“.

Le caratteristiche del circuito di Termas de Rio Hondo possono averlo agevolato, però dal punto di vista tecnico ci sono comunque stati dei progressi: “Sicuramente ci sono state delle piccole modifiche che mi hanno fatto fare un grande miglioramento del feeling sulla moto. Sono felice di questo, perché i cambiamenti apportati mi hanno dato veramente tanta fiducia in sella. Qui sono riuscito a spingere e a stare con i top, vediamo ad Austin”.

Il cambiamento di Frankie con la Yamaha M1

La Yamaha M1 non è più la moto facile da guidare di un tempo, dal 2020 in poi è cambiata molto. Morbidelli è stato costretto ad adattarsi e a cambiare tanto del suo stile di guida. Per essere efficaci e veloci è necessario diventare più aggressivi.

In Argentina può esserci stata una svolta come avvenne a Jorge Lorenzo nel 2018 con la Ducati? Questa la sua risposta: “Nel caso di Jorge c’era stata una modifica tecnica ad averlo aiutato, un adattamento della moto a lui. Nel mio ho dovuto cambiare tanto il mio approccio alla guida e il modo di affrontare curve, fare mio questo stile cattivo di stare sulla moto“. Esame di maturità ad Austin nel weekend 15-16 aprile.

Foto: Yamaha Racing

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