1 Dicembre 2020

Cal Crutchlow: una vita da mediano nel paddock della MotoGP

Cal Crutchlow chiude la carriera da pilota MotoGP con tanti ricordi e 3 vittorie. I ringraziamenti più sentiti da Jack Miller e Lucio Cecchinello.

MotoGP, Cal Crutchlow

Cal Crutchlow ha appeso il casco al chiodo al termine della stagione 2020 di MotoGP. Dopo dieci anni nel Motomondiale vestirà i panni del collaudatore Yamaha, ma il paddock avrà sicuramente un’atmosfera diversa senza di lui. Il britannico era solito rendere briosa una conferenza stampa, rispondere a tono a qualsiasi diatriba, a regalare risate. Spesso creando qualche imbarazzo nel team nell’esprimere il suo pensiero senza mezzi termini, in un ambiente solitamente molto diplomatico.

In un totale di 162 Gran Premi, ha ottenuto 3 vittorie, 6 secondi e 10 terzi posti. “Brno (2019, ndr) è stata forse la mia migliore vittoria, perché era la prima. Ero molto indietro dopo la partenza, ma mi sono aperto la strada“. È stato il primo britannico a vincere dopo Barry Sheene nel 1977. “Aver lavorato qui per dieci anni e aver avuto l’opportunità di guidare alcune delle migliori moto del mondo è stato solo un privilegio. Dieci anni fa non potevo immaginarlo… Mi è stato permesso di lavorare con grandi persone e grandi equipaggi. Nel box non ci sono mai stati problemi tra le persone, siamo andati sempre d’accordo“.

I messaggi di Jack e Carl

La carovana della MotoGP perde quel pizzico di sale che pochi possono compensare. Tra questi Jack Miller, l’amico e pilota con cui ha maggiormente condiviso emozioni dentro e fuori la pista. Per entrambi il 2021 sarà un anno di grandi cambiamenti, con l’australiano che vestirà livrea Ducati factory. “Prima di concludere la stagione 2020 e passare al capitolo successivo, non posso andare avanti senza dire qualche parola sul mio vecchio amico Cal Crutchlow. È un’icona di questo sport da 10 anni, uno dei ragazzi che lavorano più duramente di tutti… Uscire insieme per le manche finali della Q2 in Portogallo è stato speciale, solo due ottimi compagni si sono divertiti a stare in sella. Sarò per sempre grato di condividere l’amicizia che abbiamo, grazie Crutch“.

Al termine della gara di Portimao anche un pluricampione come Carl Fogarty ha voluto rendere onore al connazionale. A quel mediano capace di sudare senza prendersi troppi meriti. E alla fine quasi scaricato da HRC. “Ben fatto compagno. È il motivo principale per cui ho guardato la MotoGP nel corso degli anni, è stato fantastico! E hai ottenuto 3 vittorie che non ho sul mio CV“.

Una colonna per il team LCR

Mancherà non solo per la sua verve, ma anche per i risultati. In particolare a Lucio Cecchinello, boss del team satellite Honda, con cui ha condiviso ben sei stagioni MotoGP. “Sicuramente è il pilota più importante nella storia del Team LCR Honda. Ha trascorso la maggior parte degli anni consecutivi con noi, quindi fa parte della nostra famiglia“. Cal Crutchlow ha portato a LCR 3 vittorie e 12 podi. “Siamo stati in grado di supportare la Honda e contribuire con punti decisivi al campionato costruttori e nel 2016 abbiamo vinto la categoria ‘Best Independent Team’. Quello che Cal ha fatto per il team LCR Honda è semplicemente straordinario“.

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2 commenti

  1. fzanellat_12215005 ha detto:

    No,la prima vittoria in top class risale a Brno 2016 e non 2019. A parte questo dettaglio non ci sono dubbi sulla
    professionalità di Cal.
    Un bel manico che nelle giornate d’oro guidava da top rider assoluto. Spiace solo che in Ducati non sia riuscito
    a mostrare tutto il suo potenziale.

  2. Anonimus ha detto:

    Gran pilota ma soprattutto una gran persona…. Uno che ammette di aver ottenuto dei risultati che andavano ben oltre le sue aspettative, è la dimostrazione di quanto lavoro e dedizione ha dovuto mettere per ottenere il massimo possibile.