3 Settembre 2022

MotoGP Andrea Dovizioso “Triste? Un po’ incazzato come sempre quest’anno”

Andrea Dovizioso a Misano corre l'ultima gara MotoGP. Ma la vigilia non è stata serena: diciottesima posizione in griglia

Andrea Dovizioso, MotoGP

Cala il sipario sulla carriera di Andrea Dovizioso nel Motomondiale ma senza tristezza. Non da parte del Dovi. Dopo la sua ultima qualifica ride e scherza, parla della giornata di prove come se fosse un pilota ancora in piena attività e non alla vigilia dell’ultimo ballo.

Nelle qualifiche sentivo meglio che in altri turni – afferma Andrea Dovizioso – Pensavo di poter fare 4 o 5 decimi in meno poi ha iniziato a piovere e non c’è stata la possibilità di migliorare. E’ stata una qualifica con l’amaro in bocca perché sentivo di avere l’energia ma non sono riuscito ad esprimerla. Diciottesimo non è il massimo, si poteva fare qualcosina meglio, non entrare in Q2 sicuramente ma arrivare vicino. Peccato! Non sarà facile, le prime curve saranno un casino però se si recuperano tre o quattro posizioni, si può avere la possibilità di conquistare qualche punto e chissà, magari qualcosa di più”

Per l’occasione avrai un casco celebrativo.

Nel casco ho preso tutti caschi con cui ho vinto un gara, è quello il motivo. Un po’ incasinato ma secondo me è molto bello. Tutti hanno una grande importanza per me, sono dei bei ricordi, da quando avevo 16 anni a 36 quindi approcci diversi. Mi fa effetto però vedere i miei colori di di 10 o 15 anni fa”.

Come ti senti alla vigilia della tua ultima gara?

Sono ancora un po’ incazzato della posizione, come del resto tutti i week-end di quest’anno. Però mi fa davvero piacere vivere questo week-end perché non mi sarei mai aspettato così tanta attenzione ed è piacevole”.

E’ venuto a salutarti a Misano anche Tony Cairoli. Te lo aspettavi?

Già, il mitico Tonino. E’ bello quando queste cose vengono spontanee, senza il bisogno di sentirsi o organizzare nulla. Si è fatto trovare pronto al momento giusto come io lo sarò al Nazioni il 25 settembre, a quella che sarà forse la sua ultima gara. Ero presente anche alla sua ultima vittoria di Mondiale ad Arco”.

Dormirai questa notte?

“Lo saprò domattina ma credo di sì. Si è molto più tesi ed ansiosi quando si è competitivi e bisogna fare delle prestazioni ma non si ha tutto controllo, quando bisogna fare tutto alla perfezione per vincere. Sono situazioni che ho vissuto. Forse me ne ne accorgo di più dopo. Ora vivo quello che sta succedendo con i suoi pro e contro. Non essendo competitivo come vorrei, la cosa mi pesa molto meno. Sicuramente è più triste mio babbo di me”.

Per te è un po’ una liberazione?

Liberazione no però questi risultati per me sono anomali. Quando in pista non si riesce a tirare fuori il cento per cento, ad esprimersi per varie motivazioni tecniche, la sensazione è un po’ brutta. Ed è per questo non vivo particolarmente male la fine“.

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