26 Marzo 2021

MotoGP, nuovi sensori per rilevare lo sconfinamento dei limiti di pista

Il Race Director della MotoGP Mike Webb ha annunciato l'installazione di un nuovo sistema di sensori per rilevare lo sconfinamento dei limiti di pista.

MotoGP, Franco Morbidelli

Nuovi rilevatori posti sul tracciato sorveglieranno i limiti della pista. In un’intervista a MotoGP.com il Direttore di Gara Mike Webb  conferma l’entrata in vigore di un nuovo sistema per segnalare i piloti che oltrepassano i confini del tracciato. In questo modo le controversie registratesi negli scorsi anni dovrebbero avere fine. La Race Direction potrà così prendere decisioni più obiettive ed evitare la scia di polemiche che hanno costellato le precedenti edizioni.

Un nuovo sistema per la Race Direction

Nel 2020 molti piloti non sono stati penalizzati o sono stati penalizzati ingiustamente. Il nuovo sistema funziona con sensori di pressione che sono posti all’esterno del cordolo, sulle zone verniciate di verde. Questi sensori sono in grado di rilevare con precisione quando un pilota ha attraversato i limiti della pista, invece di fare affidamento sulle telecamere come fatto finora. I piloti saranno penalizzati anche se solo una ruota transita sulla zona verde.

Fino alla fine del 2020 lo sconfinamento non ha avuto alcun impatto sul cronometro. Il giro cronometrato veniva annullato se entrambe le ruote erano passate sulla zona verde. Se un pilota deve oltrepassare i limiti della pista, deve mostrare un chiaro svantaggio per evitare una penalità. Ad esempio, nel caso perda tempo nei confronti del pilota precedente o se viene superato, non riceverà una penalità perché non sarà considerato avvantaggiato. L’idea alla base è quello di garantire un trattamento più equo per tutti. Ricordiamo inoltre che in gara se un pilota supera per tre volte i limiti della pista, riceve un avvertimento, e dopo un quinto passaggio rilevato fuori dai limiti della pista, riceve una penalizzazione.

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Foto: Getty Images

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