14 Ottobre 2021

MotoGP, la storia: Iván Palazzese ed il suo incredibile record

Nella storia del Motomondiale ci sono tanti record. Tra questi quello difficile da battere di Iván Palazzese, dalla carriera interrotta anzitempo. Ecco quale.

ivan palazzese

di Nicolas Pascual 

Alcuni record presenti nel Mondiale MotoGP probabilmente non verranno mai abbattuti. Quelli appartenenti ad Agostini o Surtees dipendono interamente dall’epoca e non vedremo mai più stagioni così dominate. Altri sembrano invece “facilmente” accessibili, soprattutto per quanto riguarda la precocità. Questo è precisamente il tema di oggi.

Non sfugge ad un occhio attento il fatto che l’età media sta costantemente diminuendo di anno in anno. Tanto che Marc Márquez è uno dei top rider più anziani della MotoGP a soli 28 anni! Tutti i record di precocità sono stati battuti nel 21° secolo… Tranne uno, e non uno qualsiasi! Grazie ad un terzo posto al Gran Premio del Venezuela nel 1977 infatti Iván Palazzese è ancora oggi il pilota più giovane a salire sul podio, a soli 15 anni e 77 giorni. Una statistica incredibile.

Tuttavia, gli altri nomi della lista dei più precoci sono molto più familiari e in linea con quanto detto prima: parliamo infatti di Can Öncü, Marc Márquez, Scott Redding e Jonas Folger. Il pilota venezuelano ha una carriera chiusa tragicamente anzitempo, ma si tratta di una bellissima storia.

Venezuelano, sebbene nato in Italia, Iván si è trasferito molto presto in Sud America con la sua famiglia. Dobbiamo aspettare fino alla sua adolescenza perché si sviluppi la passione per le moto, iniziando con una piccola 125cc guidata qualche volta in circuito. Bisogna sapere che in questo continente il Venezuela è senza dubbio il paese più segnato dalla cultura motociclistica, con piloti migliori rispetto all’Argentina od al Brasile.

La crescente popolarità di Johnny Cecotto aveva spinto infatti la FIM ad organizzare un Gran Premio in questo territorio. Nel 1977 Palazzese decide quindi di tentare la fortuna come wild card. Aveva già avuto l’opportunità di correre sul Circuito San Carlos, aperto nel 1972 (qui la sua storia).

A 15 anni sei solo un bambino e, per partecipare alla corsa, Iván Palazzese deve mentire sulla sua età! Una strategia però che paga. Uno sforzo incredibile, ma il giovanissimo pilota venezuelano è riuscito a piazzare la sua Morbidelli al terzo posto, dietro Ángel Nieto e ad Anton Mang. Diventa il fenomeno del giorno, ma l’azienda italiana lo porta in Europa ed ancora una volta Palazzese si fa notare. Nel 1982 conquista le sue prime due vittorie in 125cc.

Venemotos, importatore Yamaha nel paese sudamericano, aveva allestito una struttura da Gran Premio per promuovere questo giovane talento. Nel 1983 eccolo approdare in 250cc accanto a Cecotto e Carlos Lavado, due leggende venezuelane delle due ruote. Sfortunatamente, l’esperimento del quarto di litro non funziona: un podio ad Assen in tre anni non basta ed a 25 anni il pilota originario di Alba Adriatica è senza sella. Qualche altra comparsa in sella ad una Rotax ed il ritorno in Yamaha, sempre in 250cc, non sortiranno gli effetti sperati.

Aprilia però decide di ingaggiare Iván Palazzese a tempo pieno per il 1989, un’occasione perfetta per rilanciarsi. L’inizio di stagione è incoraggiante, ma la situazione si trasforma presto in tragedia. A Hockenheim il pilota venezuelano stava seguendo Andreas Preining, ma un grippaggio provoca la caduta di quest’ultimo all’ingresso dello stadio. Palazzese, appena dietro, non ha potuto evitarlo, ma mentre tentava di rialzarsi e spostarsi è stato investito da Bruno Bonhuil e Fabio Barchitta. Virginio Ferrari, prossimo al ritiro, è stato il primo a fermarsi sul luogo dell’incidente e quindi il primo ad assistere alla morte di Palazzese, gravemente ferito al torace.

A soli 27 anni, la sua carriera si è bruscamente interrotta sull’asfalto tedesco. Un’altra vita spezzata. Dietro ogni bestia innocente e statistica può nascondersi una storia toccante. Quindi, per questo, speriamo che il record di Palazzese non venga mai battuto.

Foto di copertina: Facebook-Ivan Palazzese

L’articolo originale su paddock-gp

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4 commenti

  1. FRA 1988 ha detto:

    Ok, ma un gp non ti rende campione e anche Can Oncu ne è l’esempio. Il primo veramente a fare qualcosa di storico è stato Capirossi con due vittorie mondiali non ancora maggiorenne. Il record è destinato a rimanere negli annali della disciplina.Acosta se dovesse vincere questo titolo e il 2022( debutto in Moto2) farebbe doppietta a 18 anni compiuti.

  2. Max75BA ha detto:

    È una storia commovente, mi associo, che il record sia suo per sempre.
    Grazie per questo articolo