22 Agosto 2022

MotoGP, Honda in crisi nera: Marquez guida la rivoluzione

In Austria altro weekend disastroso per Honda, invitata da Marquez a cambiare diverse cose in vista del 2023. I risultati sono pessimi in questa stagione.

Marc Marquez MotoGP Honda

Continuano le difficoltà della Honda in MotoGP. Neppure il Gran Premio d’Austria ha regalato un exploit da parte di almeno uno dei piloti che corrono con la RC213V. Fin dalle prove libere si è capito che quello di Spielberg sarebbe stato un altro weekend molto complicato per la casa più vincente della storia del Motomondiale.

Il migliore al traguardo è stato Alex Marquez, quattordicesimo. Notte fonda per il team ufficiale, con Pol Espargarò sedicesimo e Stefan Bradl diciassettesimo. Entrambi dietro a un Andrea Dovizioso che quest’anno sta faticando tantissimo con la Yamaha M1. Ritirato Takaaki Nakagami, caduto al diciannovesimo giro. Il fine settimana della Honda al Red Bull Ring può essere definito con una semplice parola: fallimento.

Honda, serve cambiare: Marquez ha fatto le sue richieste

Nonostante l’impegno per raddrizzare una stagione pesantemente negativa, i risultati non arrivano. È da quattro gare che nessun pilota HRC chiude in top 10 alla domenica. L’ultimo è stato Alex Marquez del team LCR, decimo nel Gran Premio di Catalogna. L’ultima top 10 della squadra ufficiale Repsol è quella di Marc Marquez, decimo al traguardo al Mugello. Tra l’altro, l’otto volte campione del mondo rimane il migliore in classifica della pattuglia Honda nonostante abbia saltato ben sette corse finora.

Un altro dato impressionante per la casa dell’ala dorata è che da ben dodici gran premi nessun pilota sale sul podio. L’ultimo è stato Espargarò nel GP inaugurale del campionato 2022 in Qatar, dove è arrivato terzo e ha illuso un po’ tutti. Poi il suo rendimento è crollato ed è stato il solito Marquez, nonostante il limiti fisici, a portare a casa i piazzamenti migliori. Senza Marc, la Honda affonda e non a caso è anche ultima nella classifica costruttori.

Il fenomeno di Cervera nell’ultimo weekend è stato presente in Austria per parlare con i vertici del team e capire come migliorare in vista del 2023. Non ha chiesto solamente progressi riguardanti la RC213V, una moto che certamente andrà cambiata profondamente, ma anche a livello di metodologia del lavoro. Nella conferenza stampa al Red Bull Ring ha sottolineato che va migliorato il flusso delle informazioni all’interno della squadra. C’è tanto da fare per tornare a vincere, e Marquez va ascoltato.

MotoGP, niente concessioni alla Honda nel 2023

Per recuperare il gap sulla concorrenza, alla Honda farebbe molto comodo il regime delle concessioni. Il sistema prevede la possibilità di utilizzare nove motori (senza obbligo di sigillarli), di usufruire di più wild card (sei invece di tre) e di avere test sostanzialmente liberi. I vantaggi sono tanti e in passato li hanno sfruttati Ducati, Suzuki, KTM e anche Aprilia. Quest’ultima ne può ancora godere fino al termine del 2022.

Ma Honda non potrà usufruirne nel 2023. Le concessioni si basano sui risultati degli ultimi due anni: una vittoria vale 3 punti, un secondo posto 2 punti e un terzo 1 punto. Per poter sfruttare i vantaggi previsti dal regolamento bisogna fare meno di 6 punti nel biennio. Marquez nel 2021 ha conquistato tre vittorie e un secondo posto, a cui aggiungere il terzo posto di Espargarò in Qatar nel 2022. Pertanto la casa di Tokio dovrà lottare ad armi pari con la concorrenza, senza “aiuti”.

Foto: Instagram

Bestseller, l’autobiografia del Genio F1 Adrian Newey “Come ho progettato il mio sogno” 

Lascia un commento