21 Ottobre 2021

MotoGP focus: le corse in Italia fino al Santa Monica/Misano Circuit

Il Misano World Circuit è il 'punto d'arrivo' di una regione ricca di storia dei motori. Un tempo con "circuiti" ben diversi: un focus storico.

Il Gran Premio MotoGP di San Marino e della Riviera di Rimini ed il suo clone, il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, sono considerati dalla maggior parte dei piloti italiani come il proprio evento nazionale. Una certa differenza con il Gran Premio d’Italia, che si svolge invece al Mugello. Infatti, sebbene le due manifestazioni non siano geograficamente molto distanti, la prima si colloca proprio al centro delle radici storiche della competizione italiana. In una regione dove molte case sono nate ed in cui risiedono tuttora…

I primi “circuiti”

Nell’immediato dopoguerra l’Italia è povera e la gente viaggia su due ruote economiche (da qui il successo della mitica Vespa). Gli eventi vengono poi organizzati quasi ogni fine settimana lungo tutta la costa adriatica. Una regione che unisce un mare quasi infinito e una popolazione molto appassionata. La prima corsa si svolge a Tortoreto, le successive invece saranno in Emilia Romagna, a Cervia (Milano Marittima), Lugo, Cesenatico, Rimini, Riccione e Cattolica, addirittura Pesaro. Saranno raggruppate sotto il nome generico di Mototemporada Romagnola.

I “circuiti” sono urbani, delimitati il più delle volte da balle di paglia sparse nelle curve a gomito che collegano una manciata di strade.

Le gare verranno gradualmente raggruppate ufficialmente nel campionato italiano nel 1962. Nel 1960 però c’era già stato un grande cambiamento con l’apertura della Mototemporada Romagnola ai piloti stranieri. Di conseguenza molti piloti internazionali venivano infatti ad “allenarsi” ed a sviluppare le loro moto, ufficiali e non, in queste gare locali.

Tra questi, nientemeno che Hailwood, Read, Duff, Herrero, Redman, Ivy, Simmonds, Findlay, Carruthers o Andersson. Piloti di spessore che vennero a mescolarsi con i nostri illustri portacolori come Agostini, Pasolini, Provini, Pagani, Bergamonti, Spaggiari, Parlotti, Grassetti, Villa o Buscherini. Niente male eh?

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    Da aggiungere anche che la spiaggia e una certa Dolce Vita non sono del tutto estranee al successo di questa formula…

    La notorietà e il numero dei partecipanti cresceranno quindi nel corso degli anni ’60, per concludersi bruscamente il 4 aprile 1971 durante la gara di Riccione. Sotto la pioggia battente Angelo Bergamonti, pilota ufficiale MV Agusta, perde il controllo della sua 350 durante un duello con Agostini, morendo così tragicamente.

    Dall’anno successivo le gare della Mototemporada Romagnola si svolgeranno solo su determinati circuiti, visto l’annullamento con decreto prefettizio delle manifestazioni di Rimini, Cesenatico e Riccione. Nel 1972 il calendario annunciava inizialmente eventi a Modena (19 marzo), Rimini (26 marzo), Cesenatico (3 aprile), Riccione (9 aprile) e Imola (3 settembre). La gara di Modena avrà luogo, mentre sabato 25 marzo a Rimini (su un percorso urbano), con i piloti in pista, il Prefetto di Forlì pronuncia il divieto di correre per motivi di sicurezza. In seguito verranno annullate anche le gare successive a Cesenatico e Riccione.

    Misano World Circuit

    Disegnato nel 1969, per poi iniziare i lavori nel 1970, il “Circuito Internazionale Santa Monica” (nome mantenuto fino al 2006) sarà inaugurato il 4 agosto 1972 a Misano Adriatico. Il suo layout attuale è ancora molto simile a quello progettato in origine. Il tracciato era lungo 3.488 metri, con curve allora chiamate Brutta Pela, Curva della Quercia, Curva del Carro, ecc. Si percorreva in senso antiorario, a differenza di oggi.

    Il circuito viene utilizzato per la prima volta da auto, Can Am e Gran Turismo. Per anni l’infrastruttura si è limitata a piccoli box aperti ai margini della pista e a un edificio adibito esclusivamente ai vari servizi.

    Nel 1973 ospita il Gran Premio di Pesaro, non evento non inserito nel calendario iridato. Angel Nieto trionfa nella categoria 125cc su una Morbidelli, Michel Rougerie si impone in 250cc sulla sua Harley-Davidson, per poi cancellare tutte le altre gare per maltempo. Il 24 marzo 1974 Read vinse in 350 e 500 dopo il ritiro di Agostini nella gara di casa, mentre Misano ospita il suo primo Gran Premio nel 1980, quello delle Nazioni (58^ edizione). I vincitori saranno Eugenio Lazzarini (50cc) su Iprem, Pierpaolo Bianchi (125cc) su MBA, Anton Mang (250cc) su Krauser, Johnny Cecotto (350cc) su Yamaha e Kenny Roberts su Yamaha 500cc.

    Nel 1981 e negli anni successivi il Gran Premio di San Marino emigrerà ad Imola, ma l’era moderna è ben avviata… Tuttavia, queste radici geostoriche spiegano perché un gran numero di “bambini” di questa regione è stato ‘contagiato’ dal virus del motociclismo. A cominciare da un certo Valentino Rossi , che vive ancora a pochi chilometri dal circuito… Oggi la stragrande maggioranza dei piloti italiani nel mondiale è nata o abita in un raggio di meno di 50 chilometri dal Misano World Circuit Marco Simoncelli.

    Alla fine del 2006, dopo cinque mesi di lavoro, il circuito è stato portato a 4.180 metri. Invertendone anche il senso di marcia per garantire una maggiore distanza in caso di caduta.

    Le tribune sono sempre più numerose, le strutture vengono costantemente migliorate, le curve vengono costantemente sistemate ed i colori stanno invadendo il circuito. Questo è ciò che offre il magnifico Misano World Circuit Marco Simoncelli, che continua ad ampliare la sua gamma di servizi.

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    Foto credits e articolo originale su paddock-gp

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