7 Maggio 2020

MotoGP e Superbike a Jerez. Ezpeleta: “Serve solo l’ok dei ministeri”

La MotoGP prenderà il via a Jerez il 19 luglio, il 2 agosto sarà la volta della Superbike. Carmelo Ezpeleta attende l'ok del governo spagnolo.

MotoGP, Carmelo Ezpeleta

Manca ancora un calendario definitivo, ma adesso la notizia sembra certa (salvo imprevisti dell’ultimo minuto). La stagione MotoGP 2020 prenderà il via a Jerez de la Frontera il 19 luglio e si ripeterà una settimana dopo sullo stesso tracciato. A darne notizia è Carmelo Ezpeleta in una videoconferenza tenutasi ieri con i costruttori e l’IRTA. “Abbiamo preso l’accordo con il governo andaluso e il Consiglio comunale di Jerez per tenere due gare di MotoGP e una gara SBK lì. Ora siamo in attesa di presentare il protocollo ai diversi ministeri necessari per autorizzarlo“.

Finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel del Coronavirus. Dorna presenterà il rigido protocollo studiato nelle scorse settimane, fitto di test, precauzioni sanitarie e quarantene per chi arriva da un altro continente. Il via libera del governo spagnolo dovrebbe essere una semplice formalità. “Abbiamo già i dati delle persone nel governo con cui dobbiamo parlare, sia a livello di trasporti che di sanità e degli Interni. La prima cosa è capire che lasceranno venire persone dall’esterno che saranno abbastanza concentrate. Il secondo è che le misure sanitarie che proponiamo sembrano buone per il governo“.

La conferma è scontata, l’unico imprevisto potrebbe potrebbe essere quello di spostare di una settimana l’inizio del campionato MotoGP. “Saremo certi al 100% quando prenderà il via… Il programma che abbiamo pianificato è il 19 luglio per il GP di Spagna, il 26 per il GP di Andalusia e la prima domenica di agosto (giorno 2) per la Superbike“. Resta in auge il progetto di disputare 10-12 gare in Europa tra luglio e novembre. I Gran Premi potrebbero arrivare fino a 16 qualora fosse possibile emigrare fuori dall’Europa, ma con la possibilità di gareggiare a porte aperte. “Senza pubblico – ha rimarcato il CEO della Dorna – non sarà possibile disputarle“. Le gare in Europa saranno tutte a porte chiuse, salvo miracoli, e con un numero limitato di persone all’interno del paddock.

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