14 Aprile 2023

MotoE, Alessio Finello: “Top 10 non lontana, dipende da me”

Alessio Finello sa bene su cosa deve lavorare, ma è carico per la stagione MotoE 2023. La nostra intervista.

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Tra poco meno di un mese scatta la sua seconda stagione MotoE. Alessio Finello, fisicamente ormai a posto, si sta preparando al meglio, conscio dei suoi punti forti e dei difetti invece su cui deve ancora lavorare. I test a Barcellona sono stati un’ottima occasione in questo senso, oltre che per conoscere meglio la Ducati V21L e scoprire anche un circuito sconosciuto. Come valuta le prove ufficiali sulla pista catalana? Cosa si aspetta Finello dall’inizio di campionato? Cosa gli manca ancora per raggiungere i primi della classe? Questo ed altro nella nostra intervista.

Alessio Finello, come sono andati i test a Barcellona?

Sono andati bene, finalmente abbiamo trovato bel tempo! Tre giorni di sole ci volevano. Alla fine sono stati i veri primi test, importanti per capire la moto e soprattutto l’ultimo giorno a che punto eravamo. Abbiamo provato veramente tantissime cose, purtroppo però c’era il deficit delle gomme. Non c’erano i treni di gomme giusti, quindi era difficile sfruttare od anche disputare tutt’e cinque i turni al giorno, 15 in totale.

Tutti avete poi segnalato un forte degrado degli pneumatici.

Non ce l’aspettavamo, ma c’è stato un degrado abbastanza importante. All’inizio era difficile, poi è diventato impossibile provare a fare due turni con lo stesso set di gomme, rischiavi e si lavorava male. Principalmente però s’è trattato di un problema all’anteriore. Girando con posteriore usata non sentivi così tanto la differenza, invece con l’anteriore diventava complicato fare più di otto giri. Alla fine però sono tutti dati raccolti: abbiamo capito come lavora la moto, il degrado della gomma… Fanno anche un po’ di selezione, con vantaggi o svantaggi a seconda della situazione: chi lavora meglio nella prima parte di gara poi se lo porta dietro. È stato importante fare tutto questo lavoro, tre ottimi giorni in cui ci siamo preparati al meglio per Le Mans.

Tra l’altro non conoscevi il circuito, che impressione ti ha fatto?

È stata una bella scoperta! Molto veloce, con un layout simile a quello del Mugello, con curvoni molto veloci, dove ti devi appoggiare tanto. È stato però difficile perché alle nove del mattino sembrava di essere su una pista in Qatar, anzi quasi di fare la Dakar con tutta quella sabbia! Quando Matteo [Ferrari] ad un certo punto mi ha passato dovevo mettere i tergicristalli sul casco! Ma alla fine in due o tre giri ho imparato la pista, nel secondo turno già non avevo più questo problema.

Insomma, un Alessio Finello a cui questo circuito è piaciuto.

Sì, assolutamente! Ma in generale il layout, l’impianto… È veramente tutto molto bello.

Giornate con anche prove di qualifica e di gara, come sono andate?

Il format non è cambiato, quindi in quel senso sapevo già cosa aspettarmi. Tutto poi è filato liscio, anche con la nuova moto. Certo come prestazione si può sempre migliorare: devo capire come sfruttare di più le gomme nuove, come fare ancora di più per il giro secco. Per quanto riguarda la gara sono stati sette giri, ma in partenza ho notato che siamo più molto più veloci! Io ho fatto tutta la simulazione e ho capito un po’ di più dei sorpassi: quando mi superano, quando devo sorpassare… Alla fine era solo da capire come si comportava la moto, quindi come poter sfruttare il tutto nel giro secco ed in una gara. La cosa un po’ diversa è il calo abbastanza importante in soli sette giri! Ma sicuramente Michelin sta già lavorando per Le Mans.

A livello di Finello-Ducati V21L, cosa va bene e cosa manca?

Mi hanno sorpreso la maneggevolezza e la sicurezza, confermo quanto avevo sentito a Jerez sul bagnato. Con tutti questi controlli ti permette di spingere tanto e di avere subito feeling. Un mio difetto in questo momento invece è l’anteriore: non è che non mi fido, ma non riesco ad essere il più veloce possibile in entrata di curva, dal punto di frenata fino all’ingresso perdo tanto tempo. Proprio dove invece gli altri stanno facendo la differenza, soprattutto i primi quattro. Sicuramente a Le Mans lo metto a posto!

Nei tre giorni di test hai anche provato l’attacco al tempo oppure ti sei “tenuto”?

Lo dovevo fare, solo che mi sa che mi sono svegliato troppo tardi. Ho approcciato in modo diverso l’ultimo turno, ma il problema principale è che sì, mi sono migliorato, ma avevo la posteriore usata assieme ad un’anteriore nuova. Mi sono detto di andare dentro e farlo, senza guardare la gomma: il fatto di essere migliorato mi fa pensare, non dico di aver dormito, però non ho sfruttato i due turni con gomma nuova, o forse li ho approcciati male, non lo so. Lì però ho capito che c’è margine e che devo ‘cambiare atteggiamento’ prima di entrare in un turno importante per tutti. Ho fatto il time attack, ma non era tutto al 100%. So comunque di essere tranquillo, c’è del margine e posso avvicinarmi molto di più alla top ten.

Avete già abbassato di molto i record precedenti. A sensazione, dove può arrivare questa nuova Ducati?

Tanto dipenderà da quanto “sbloccheranno” il potenziale. Per il momento possiamo lavorare su poche cose, questo limita un po’ la situazione, ma quando sbloccheranno questi nuovi livelli… Secondo me il potenziale è enorme! Qualcuno nei test ha già tirato, ma possiamo lavorare solo su determinati aspetti, non su tutto.

Alessio Finello, fisicamente come stai?

Sto bene, la spalla non fa neanche più male! Mi sa che dovevo solo togliere un po’ di ruggine. Anche a livello di resistenza e tutto l’allenamento vanno bene. Ora fa caldo quindi posso girare in bici o correre anche fuori, non solo sul tapis roulant come i criceti sulla ruota. Direi tutto bene.

Come vedi questa moto a Le Mans?

Io la vedo bene: il layout si avvicina a Jerez ma è più corto, più stretto. A Le Mans poi c’è sempre l’incognita meteo, 50 e 50. Ma dopo i test direi che sono pronto: abbiamo provato in tutte le condizioni, mancava solo la grandine! Certo la pista è diversa, l’anno scorso poi ho fatto un po’ di fatica, ma sono andato a rivedermi i tempi ed il distacco dai primi non era così elevato. Secondo me si può fare un bel weekend di gara.

C’è qualcuno da tenere d’occhio o quest’anno vale il discorso “tutti esordienti”?

I test di Jerez e Barcellona hanno fatto capire che quelli davanti l’anno scorso sono rimasti lì. Il più performante secondo me sia sul giro secco che per la gara è Eric Granado, però vedo comunque i 4-5 dell’anno scorso, mentre noi dietro, io compreso, siamo sempre a rincorrere.

Dove vedi il tuo compagno di squadra Matteo Ferrari quest’anno? Quanto e cosa ti manca per raggiungerlo?

Lo vedo molto competitivo, è sempre stato davanti. Onestamente non gli manca niente in confronto agli altri. Per me invece è più complicato avvicinare quei 3-4 davanti. Come primo obiettivo ho l’8°-9° posto, non sono lontani, ma ovviamente dipenderà molto da me. La moto c’è e l’hanno dimostrato quelli davanti, poi si va per gradi. Ovvio che mi piacerebbe essere subito lì davanti a Le Mans, magari può succedere! Ma dipenderà da molte situazioni e da me, da come approccerò il weekend. Andiamo per passi: il primo è la top ten, poi da lì dev’essere fisso, per poi andare sempre più avanti.

Alessio Finello, non ti vedi ancora con possibilità di podio?

La possibilità c’è, però mi manca ancora qualcosa e spero di trovarlo subito. Purtroppo ci metto tempo ad andare forte: poi arrivo, ma tempo non ce n’è, quindi quando arrivo sta ormai finendo il weekend di gara. Mi manca ancora la base del primo giro veloce.

Il campionato inizierà a maggio, fino ad allora che programmi hai?

Ho ancora una settimana di allenamento fisico, dalla prossima ho già un paio di giorni organizzati al Mugello con una 1000. Lì poi riceverò una 300 e ho già avvisato a casa che non mi vedranno più! Andrò in giro per circuiti 3-4 volte a settimana, ho bisogno di andare in moto e di sentirmi forte, di dire che sono allenato e sto bene. Sono tutti automatismi che poi diventano normali, può aiutarmi molto per il discorso di imparare ad andare forte subito.

Vedremo Alessio Finello in qualche gara prima di cominciare?

Ci stiamo ancora lavorando. Gli appuntamenti possibili sono solo tre tra CIV e National Trophy. Tappe però slegate tra di loro, se avrò la possibilità sarà una tappa adesso ed una a settembre, ma al momento non ci sono prospettive per fare la prima di campionato del National o del CIV. Non ho un accordo, ci sto lavorando ma la vedo difficile, perciò sono un po’ corso ai ripari con i giorni al Mugello e la 300. Se poi esce l’occasione è sempre meglio che allenarsi e basta, un weekend di gara è sempre un allenamento ma è anche una gara, la concezione mentale è diversa. Alla prima gara però non ci sarò, la seconda è già più probabile.

Foto: Team MotoE FELO Gresini Racing

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