5 Aprile 2023

Moto3, Andrea Migno ruggito da podio: “Mi sono ripresentato!”

Andrea Migno, un bel podio per firmare il ritorno in Moto3. E adesso? Le sensazioni del GP Argentina e non solo nell'intervista.

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L’improvviso ritorno nel Mondiale Moto3 con un gran podio. Andrea Migno ha completato un GP in Argentina davvero memorabile: il rapido adattamento alla moto, la Q2 immediata, la 9^ casella in griglia, la combattuta gara da protagonista nonostante il maltempo. Ma il neo pilota CIP, rimasto a piedi a fine 2022, era molto motivato ed è riuscito a concretizzare un grande risultato. Termas de Rio Hondo gli piace tanto e sotto la pioggia non se la cava troppo male, eppure non erano mai arrivati podi prima di domenica scorsa. Abbiamo raggiunto Andrea Migno e ci siamo fatti raccontare il fine settimana argentino, tra la sua gara e la vittoria dell’amico Bezzecchi, con un occhio anche al futuro. Ecco cosa ci ha detto.

Andrea Migno, raccontaci questo bel GP in Argentina.

Mi sono divertito dal primo momento in cui ci ho messo piede. L’Argentina è sempre una delle mie gare preferite per il contesto, per l’atmosfera, che mi piace molto… Per tutto. Ovviamente anche per la pista! È stato un bellissimo weekend: mi sono trovato bene da subito con la moto e col team, poi c’è stata anche la soddisfazione di aver fatto una bella gara. Soprattutto sul bagnato, con anche il podio in una gara così difficile. Un bel weekend anche in MotoGP, ci ha pensato Bez a mettere la ciliegina sulla torta!

Non era mai arrivato nessun risultato di rilievo in Argentina, stavolta ci sei riuscito!

Alla fine sono sempre andato forte, mi ero giocato il podio anche l’anno scorso, poi sono caduto con Masia… Non sono mai arrivati risultatoni ma mi è sempre piaciuto. Questa è stata sicuramente la mia gara migliore sul quel circuito, sono contento!

Oltretutto sull’acqua, condizioni in cui non eri mai riuscito a salire sul podio. Come sei riuscito a gestirla stavolta?

Di base sull’acqua non vado male, però è vero che in tutte le gare in queste condizioni non ero mai riuscito ad ottenere un risultato del genere. Alla fine ho cercato di andare quanto meglio potevo, a sto giro sono riuscito a guidare bene ed a comportarmi in maniera abbastanza buona. Ho portato a casa il podio, ho fatto una bella gara e ho avuto un bel feeling con la moto, fondamentale per fare questo tipo di gare. Un connubio moto-team-pilota che ha funzionato, soprattutto sotto l’acqua, in condizioni più insidiose: si rischia sempre di cadere, quindi bisogna gestirla in maniera diversa. Stavolta però avevo anche dei begli stimoli e delle belle sensazioni. Tutto questo insomma mi ha portato al podio.

Facciamo un passo indietro: com’è stato questo improvviso ritorno in Moto3 con CIP?

Ero a Portimao a vedere la gara, loro hanno avuto un problema col loro pilota Lorenzo Fellon che si è infortunato. Ci conoscevamo già un po’ di vista, avendo fatto parte del Mondiale, quindi sono stati molto tempestivi a contattarmi. Abbiamo valutato due cose e poi ci siamo messi d’accordo almeno per queste gare, sostituendo così il loro pilota. Ci siamo trovati bene da subito, è stata una buona formula.

Hai un’idea di quanti altri GP disputerai o è ancora tutto da valutare?

Ho fatto l’Argentina, sicuramente correrò ad Austin e probabilmente anche a Jerez. Per la Francia invece si vedrà: essendo un team francese con pilota francese, vorrebbero provare a farlo tornare per la gara in casa. Tutto dipenderà però da come starà lui, al momento non ho aggiornamenti e non ci penso. Per ora mi godo queste gare.

Sei riuscito ad adattarti immediatamente alla moto, in vari turni sei anche stato il migliore degli italiani. Come te lo spieghi?

La moto si è comportata bene, il team anche e io ho cercato di adattarmi nel miglior modo possibile. Abbiamo fatto qualche lavoretto che mi potesse aiutare nell’adattamento, ma ero anche consapevole della mia esperienza in Moto3. Non era quindi qualcosa che non avevo mai fatto, quindi era solo questione di risalirci e rivedere come mi trovavo. Ovviamente all’inizio gli altri avevano un bel ritmo, ma sono riuscito ad adattarmi subito. È stato positivo e mi ha permesso di farmi vedere, di mettermi un po’ in mostra, di fare quindi un bel weekend.

Andrea Migno, come vedi adesso la Moto3 rispetto alla tua ultima gara di fine 2022?

Il livello è sempre molto alto, ogni anno si va sempre più forte. Ma parliamo di un Mondiale, quindi non mi aspettavo niente di meno.

Tornando alla tua gara, è stato un finale “particolare”, giusto?

Pensavo di aver fatto secondo, ovvero il primo del gruppetto. Nel dashboard avevo il conteggio dei giri, mi dava 18, che era il numero completo della gara, e credevo quindi di essere riuscito nel mio intento. Passo secondo sul traguardo, mi stavo per alzare quasi per esultare e nel frattempo con la coda dell’occhio ho guardato se c’era la bandiera. Purtroppo però non c’era! Rimaneva ancora un ultimo giro e me la sono dovuta rigiocare, lì comunque sono riuscito a fare 3°. Tutto è bene quel che finisce bene! È stato un bellissimo risultato in ogni caso: è un podio, ma questo ha un sapore un po’ più speciale.

Con “assalto” al parco chiuso.

Una rissa! Una bella accoglienza da parte sia del mio team che dei miei amici della Academy. Anche quello è stato un momento indimenticabile.

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Andrea Migno, da disoccupato al podio mondiale. Che stravolgimento in breve tempo!

Davvero! La settimana scorsa ero a guardarli, domenica invece ero con loro e sono salito sul podio. Era il modo migliore per presentarmi di nuovo.

Guardandoti indietro, in tanti anni di Mondiale non hai raccolto quanto ti aspettavi. Cosa pensi ti sia mancato?

La Moto3 è una categoria un po’ particolare. Sicuramente quest’inverno la situazione che vivo tutt’ora mi ha fatto capire tante cose che mi hanno aiutato nel weekend, quando sono tornato a gareggiare. Sicuramente ho sentito una bella spinta dentro di me. Riguardo alla Moto3, contano sempre molti fattori difficili da gestire e che non dipendono neanche da te. Ad esempio è una categoria molto sensibile al peso del pilota, oppure c’è un equilibrio abbastanza precario e riuscire a mantenerlo ti porta a fare risultati. Ogni volta poi è una storia a sé, ma adesso siamo qua ed è andata abbastanza bene.

Davanti a te c’è Austin, quali sono le aspettative?

Austin è una pista che mi piace molto, l’anno scorso sono anche salito sul podio, così come nel 2019. Le aspettative sono le stesse dell’Argentina: divertirmi, fare del mio meglio e farmi trovare pronto, poi vedremo. Non pretendo niente di particolare, certo il podio è il pensiero di tutti i piloti in tutte le gare, ma questo lo vedremo una volta lì.

Andrea Migno, secondo te quali sono i piloti da tenere d’occhio nella categoria?

È ancora tutto da definire, però in queste prime due gare si sono visti Holgado, Moreira, Sasaki, Oncu. Ragazzi veloci in team buoni che possono giocarsela con più costanza fino a fine anno. Questo però in base alle prime due gare, ma certo arriverà ad esempio anche Munoz, diversi altri che possono dire la loro, anche gli italiani… Ce ne sarebbero almeno 10 da citare.

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Torniamo a domenica. Prima la grande soddisfazione tua, poi il successo MotoGP del tuo amico Marco Bezzecchi. Come l’hai vissuto?

La prima vittoria per lui, è stato un momento bellissimo ed indelebile. Oltre alla mia gara ero contentissimo anche per lui! Quando uno di noi della Academy vince è sempre una gioia per tutti. Questo weekend ci ha pensato lui, era davvero in forma.

Siete amici, vi allenate sempre assieme, lo conosci bene. Te lo aspettavi già questo risultato o pensavi mancasse ancora un po’?

Bez era pronto. Già l’anno scorso aveva fatto vedere che comunque c’era e quest’anno è partito col piede giusto. Nei test era già stato veloce, la domenica prima aveva fatto podio, penso che prima o poi sarebbe arrivata. L’Argentina poi è uno dei suoi circuiti preferiti, si è trovato bene da subito ed è riuscito a mettere tutto assieme. Ti direi che era un po’ nell’aria, anche se poi è sempre un risultato difficile da concretizzare.

Adesso hai qualche gara col team CIP, e poi? Quali sono i programmi di Andrea Migno?

Purtroppo non ho ancora niente, stiamo valutando diverse opzioni. Al momento però mi godo queste gare. Nel frattempo cercheremo di continuare a trovare una sistemazione, valuteremo diverse opzioni e poi procederemo. Per ora mi concedo solo di divertirmi e di vedere come va.

Foto: VR46 Riders Academy

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