21 Marzo 2023

Moto3, tenete d’occhio Filippo Farioli: debuttante con la mentalità giusta

Filippo Farioli unico debuttante italiano al via in Moto3. Come si sta avvicinando al primo GP del 2023? La nostra intervista.

farioli-moto3-ktm-tech3

I test sono conclusi, ora manca pochissimi al primo GP 2023 (gli orari). Filippo Farioli sarà l’unico esordiente italiano nella categoria Moto3, determinato a farsi notare anche a livello mondiale. Il debutto assoluto per il bergamasco classe 2005 è avvenuto con la wild card a Valencia 2022, ma certo ora è un’altra cosa. Il neo pilota Tech3 conosce bene Portimao, meno la KTM con cui correrà quest’anno, ma si sta piano piano adattando, con a referto anche due cadute senza conseguenze. Abbiamo sentito Farioli prima del GP del Portogallo e ci siamo fatti raccontare come sono andati i test ufficiali, oltre alle emozioni verso il primo anno mondiale. Ecco cosa ci ha raccontato.

Filippo Farioli, prima di tutto come stai dopo i due incidenti?

Tutto a posto, non è successo nulla. Sono stati solo dei piccoli errori, ma alla fine ci stanno. Ho provato a spingere un po’ di più ed è andata così, ma sono a posto.

Raccontaci come sono andati i test.

Direi bene, sono tanto contento! Il team è il top e mi trovo bene con tutti, anche con i tecnici che sono davvero bravi. In generale sono stati tre giorni veramente produttivi, in cui ho lavorato tanto. Abbiamo provato tantissime cose sulla moto ed abbiamo trovato la strada giusta da seguire.

Il circuito lo conosci, per quanto riguarda questa moto invece?

Il telaio è lo stesso rispetto alla moto che avevo l’anno scorso, cambiano invece abbastanza le sospensioni, il motore ed un po’ di altre cose che ho capito sempre di più. L’aspetto più difficile comunque era adattarsi alla moto ed al tipo di lavoro del team. L’anno scorso invece avevo un prototipo 2024, mentre questa è una 2023, che è la stessa dal 2020. Sono dovuto come ripartire da zero: l’avevo già usata nelle prime tre gare del CEV 2022 più la wild card mondiale. La parte più complicata della moto è comunque tutta la parte davanti, che si può perfezionare ancora un po’, cosa che faremo nel corso del weekend.

Hai testato anche altro in particolare?

Abbiamo provato anche diverse mescole di gomme, dal CEV al Mondiale ce ne sono di più, dalla H alla Soft alla Soft 5. Questa poi è una pista in cui è importante la scelta della gomma posteriore, ho quindi fatto dei long run da solo per prendere il feeling con queste gomme.

Filippo Farioli, durante i test hai provato anche un time attack oppure no?

Nell’ultimo giorno abbiamo fatto diverse prove, ma non sono ancora riuscito a mettere assieme un giro perfetto. Siamo competitivi sul passo gara, sul giro secco invece mi manca sempre qualcosina, come nel CEV: ci sto lavorando per provare ad essere pronto già questo weekend. La qualifica in Moto3 non è essenziale, ma si sa che è meglio trovarsi sempre nelle prime 3-4 file. Nei test però non sono mai riuscito a fare quello che volevo, vale a dire mettermi in un bel gruppo per capire anche come funziona. Nel Mondiale tutti cercano la scia, specialmente qua a Portimao nell’ultimo settore si guadagna veramente tanto. Ma potremo fare ancora diverse prove nelle FP2 o FP3, per poi cercare di fare una bella qualifica.

Com’è stato girare in quelle condizioni altalenanti?

Non abbiamo girato su pista davvero bagnata, solo qualche giro su pista metà e metà, ma solo per entrare e vedere che sia tutto a posto. Abbiamo poi aspettato che la pista si asciugasse. Il vento invece, specialmente nell’ultimo settore di Portimao, si fa sentire veramente tanto, in particolare nell’ultimo curvone. Quella credo sia una condizione difficile con cui girare, nel senso che non è un agente atmosferico costante. Basta una raffica di 35-40 km/h per una Moto3 che pesa 83 kg, con sopra un pilota da 50-60 kg. Le gomme sono piccole, la moto è leggera ed il vento quindi è un fattore importante. L’ultimo giorno infatti si sono abbassati tanto i tempi proprio perché non c’era quasi più vento, abbiamo anche abbassato il record della pista.

filippo-farioli-moto3-debutto

Il vento ha a che fare con le tue due cadute?

Quella nell’ultimo curvone è dovuta ad una raffica di vento, mi si è chiuso il davanti. Per l’altra sono entrato troppo forte in curva, ma niente di che alla fine. Sono tranquillo: ho cercato di fare cose sempre diverse, provare ad andare un po’ più forte, ma è un attimo che arrivi una raffica. Sono state condizioni complicate nei primi due giorni, il terzo giorno invece è andata meglio, ma rispetto a Jerez sono stati tre giorni decisamente fondamentali per me. Abbiamo messo a posto la moto, ho capito il metodo di lavoro del team, ma anche come condizioni è andata nettamente meglio.

Hai tenuto d’occhio anche il tuo compagno di box Holgado?

Abbiamo fatto anche delle prove per girare insieme: abbiamo fatto del gioco di squadra e mi ha aiutato. Sono contento di essere in squadra con lui, quest’anno lo vedo come uno dei più forti della categoria.

I tempi per girare sono molto ridotti rispetto alle tue ‘abitudini’ nel CEV. Potrebbe essere un problema?

Sicuramente questi giorni di test sono stati abbastanza lunghi, c’era comunque parecchio tempo per lavorare. Qui a Portimao non credo sia un problema, lo sarà probabilmente nei circuiti nuovi. Avrò meno tempo per imparare, per mettere a posto la moto, non ci saranno i warm up la domenica mattina, FP1 e FP2 sono ridotte di 5 minuti e le FP3 di 10. È sempre tempo che poteva essere utile, sicuramente per i rookie sarà un po’ più faticoso. Anche se secondo me se fai un determinato lavoro a casa arrivi su un circuito nuovo con una mentalità giusta. Ad esempio analizzando le gare degli anni precedenti, cose del genere.

Chiusi i test, a breve si fa sul serio. Come sta Filippo Farioli, un po’ nervoso?

Sì… Ma più che nervoso direi che ho tanta voglia di iniziare. Voglio arrivare in pista con tranquillità e calma, anche se sicuramente ci sarà un po’ di tensione. Tutto nuovo, la prima gara del Motomondiale… Anzi la seconda, ma ora è completamente diverso. L’anno scorso era un “goditela”, ora invece inizio un campionato diverso.

Hai già un obiettivo stagionale o aspetti qualche gara?

Sicuramente l’obiettivo principale, che è anche il più difficile, è riuscire a finire il campionato in top 10. È un risultato complesso da raggiungere, so che il livello è molto alto, intanto però per le prime gare sarà importante portare a casa più punti possibili. In seguito magari perché no, a fine campionato sarebbe bello stare un po’ più avanti. Certamente nelle piste nuove farò più fatica, ma se riesco a lavorare di più da casa, soprattutto sull’aspetto mentale e la focalizzazione, mi aiuterà molto. Certo è che non avrò molto tempo per analizzare l’Argentina, ma il layout sembra bello ed anzi non vedo l’ora di provare la pista! Come tutti i circuiti nuovi da conoscere quest’anno.

Per Filippo Farioli chi sono i piloti da osservare in Moto3 2023?

Credo che i principali contendenti al titolo saranno Sasaki, Holgado, Oncu, che ho visto meno nei test ma arriva da una stagione incredibile. Aggiungo Moreira, Masia… Ce ne sono poi altri che possono stare in alto, direi sicuramente anche Fenati e Rossi. Non metto fuori neanche Rueda, il mio vecchio avversario nel CEV ed un riferimento da provare a battere. Da titolo però direi soprattutto i primi.

Foto: KTM Tech3

Lascia un commento