21 Aprile 2023

Moto3, Andrea Migno: “Non ho trovato il bandolo della matassa”

Andrea Migno non ha brillato ad Austin, c'è stata qualche difficoltà in più. Ma lo sguardo è già al GP di Jerez. L'intervista.

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Il ritorno con podio in Argentina, ad Austin invece è stato più difficile. Andrea Migno non è riuscito a disputare il GP delle Americhe che avrebbe voluto su una pista sulla quale l’anno scorso ha fatto molto bene. Basta ricordare la pole position (la sua ultima in Moto3), a cui è seguito il 3° posto al traguardo. Una pista quindi che gli piace, quest’anno però non è riuscito a trovare la quadra e ha chiuso la gara in 19^ posizione, fuori dai punti. La prossima settimana tocca a Jerez, per ora ultima sostituzione confermata: un altro GP che Migno affronterà con tanta voglia di divertirsi, oltre che di migliorare. Prima di allora però ci ha raccontato il suo fine settimana ad Austin, la nostra intervista.

Andrea Migno, com’è andato il tuo GP delle Americhe?

Stavolta ho fatto un po’ più di fatica. Diciamo che sicuramente mi sono mancati un po’ di chilometri, di adattamento… Il lavoro che non ho potuto fare nei test, una preparazione vera. Quella di Austin è una pista molto difficile, in più gli altri sono riusciti a prendere il ritmo un po’ prima, sono “più pronti”. Una serie di fattori, ma diciamo che ci è mancata un po’ di quella base che di solito si fa nei test.

Com’è stato rivedere quel circuito?

Austin mi è sempre piaciuto e sono sempre andato bene, anche per questo mi dispiace che sia andata così. L’anno scorso ho fatto la pole ed il podio, è una mia pista, ma quest’anno purtroppo non sono riuscito a trovare il bandolo della matassa per potermi esprimere come in Argentina.

C’è qualcosa che ti ha messo più in difficoltà quest’anno?

È stato un po’ in generale, diciamo una serie di problematiche in diverse aree. Ne bastano anche di piccole per non essere al top. Stavolta eravamo un po’ più in difficoltà.

Hai dato anche un’occhiata a qualcuno degli altri piloti Moto3, magari per provare a capire cosa ti mancava?

Ne ho visti anche meno stavolta, con la pista molto più grande! Ma più o meno mi ero già accorto di cosa mi mancava, non siamo quindi riusciti a ridurre il gap ed a impostare un ritmo abbastanza buono da giocarci le posizioni che contano.

Andrea Migno, c’è più amarezza o, dopo i primi turni, un po’ “te l’aspettavi”?

Sicuramente mi dispiace, ma non la prendo troppo sul serio. Ho solo queste 2-3 gare a disposizione per fare qualcosa di buono, quindi voglio solo divertirmi senza pensare troppo a quello che non è andato bene. Penso solo a godermela, adesso aspetto Jerez.

Un GP così però quanto ti carica per il prossimo evento?

Certo voglio fare meglio, ma rimango “umile”. Vado a Jerez semplicemente con la voglia di divertirmi e di godermi un altro weekend mondiale in Moto3, sfruttando tutto quello che posso.

Com’è il rapporto con la squadra?

Già in Argentina si era creato un bel feeling. La cosa molto bella è che loro sono contenti di lavorare con me ed io ugualmente con loro. Quando la squadra fa sentire importante il pilota è solo una cosa positiva.

E con il tuo compagno di box [David Salvador]? Lavorate anche insieme?

Non più di tanto, generalmente ognuno fa il suo percorso e lavora per se stesso. Poi alla fine io sono solo di passaggio in quel team.

Al momento sei confermato fino a Jerez, giusto?

Sì esatto, poi si vedrà. Essendo però un team francese con un pilota francese, per la gara in casa l’obiettivo sarebbe quello. Ma non è ancora definito, di sicuro al momento c’è solo Jerez.

Per il GP di Spagna hai un obiettivo oppure no?

Nessun obiettivo, vedo quello che arriva. Vado là solo per godermela, certo anche per provare a fare bene. Darò il massimo, di conseguenza poi verranno i risultati.

Qual è il programma dopo queste sostituzioni mondiali? C’è qualche novità?

C’è qualche porta aperta in diversi campionati, di definito però ancora niente. Da dire anche per esempio che se faccio Jerez salto le prime due gare di CIV, il CEV quasi inizia… Ormai stanno partendo tutti e non siamo allineati. C’è qualche possibilità, al momento però niente di firmato o di stabilito chiaramente. Speriamo di chiudere per qualcosa di buono il prima possibile.

Foto: CIP-Green Power

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