22 Marzo 2022

Moto2: Niccolò Antonelli paziente “Arriverò lontano, a piccoli passi”

Intervista esclusiva a Niccolò Antonelli. "L'esordio in Moto2 non è stato facile ma il team VR46 è il top, sarà solo questione di tempo"

Moto2

Niccolò Antonelli quest’anno volta pagina e scrive un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo 10 stagioni ed oltre 160 Gran Premi del Mondiale Moto3, ora gareggia in Moto2 con il VR46 Racing Team. Nicco in passato ha sempre conquistato ottimi risultati collezionando ben 886 punti iridati. L’esordio in Moto2 però non è stato certo dei migliori. In entrambe le gare si è classificato nelle retrovie anche se in Indonesia ha già palesato dei concreti progressi.

“Nella seconda gara è andata meglio che in Qatar – racconta Nicco – ho ridotto il gap dai primi. Il team VR46 è fantastico e la moto ha un grandissimo potenziale. Questa è la squadra migliore con cui abbia mai lavorato, mi rassicura, quindi sono tranquillo anche se i risultati non sono ancora arrivati. Ovviamente io speravo in un inizio più semplice ma sono fiducioso e guardo al futuro in modo positivo”.

Quali difficoltà stai incontrando?

“Nei test invernali eravamo partiti molto bene poi sono caduto diverse volte ed abbiamo pensato che fosse opportuno fare le cose con più calma. A livello fisico non riesco ancora a sfruttare al meglio la moto. Ovviamente è più pesante e potente della Moto3 e l’avambraccio, che mi ero infortunato in passato, tende un po’ ad indurirsi. Fisicamente io sono anche abbastanza piccolo quindi devo trovare la posizione di guida migliore. Mi sto allenando molto bene anche in palestra, stiamo facendo veramente tutto il possibile. Ora dobbiamo mettere a punto alcuni dettagli ma arriveremo davanti”.

Quale sarà il primo passo?

“Il primo è centrare la zona punti e già in Indonesia, a livello di tempi, non ero lontano dai primi 15. Poi cercheremo di entrare nei primi dieci e di fare sempre meglio”.

L’obbiettivo, dunque, è cercare di non bruciare le tappe.

“Sono in uno splendido team, so che c’è un percorso da fare ma arriveremo. L’essenziale è non strafare perché altrimenti si rischia di fare un passo avanti e tre indietro. Io voglio fare tanti piccoli passi ma solo avanti e così arriverò nelle posizioni che contano”.

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