8 Ottobre 2022

Izan Guevara ad un passo dall’iride Moto3: la “piccola” è regno spagnolo

Izan Guevara, salvo sorprese, sarà il nuovo campione Moto3. La piccola cilindrata parla spagnolo da anni: ecco i predecessori

izan guevara, moto3

Tre categorie mondiali, una sola battaglia iridata ben definita a tre GP dalla fine. Parliamo della Moto3, con Izan Guevara che ormai ha messo entrambe le mani sulla corona 2022. Solo la matematica tiene in ballo Dennis Foggia (-49) e Sergio García (-56), volendo anche Ayumu Sasaki a -71 visti i 75 punti ancora in ballo. Ma a questo punto solo il maiorchino di casa Aspar può perdere, a Phillip Island avrà la sua prima occasione per chiudere i conti. Se non sarà lì avrà Malesia e Valencia per farcela, serve uno stravolgimento importante per cambiare la direzione ben precisa che ha ormai preso il campionato. Guevara sarà il 16° re dell’attuale classe minore, comprendendo anche la defunta 125cc. Vi ricordate tutti i suoi predecessori? Tra di loro contiamo anche due pilastri del team Aspar, ma non solo… Rivediamoli tutti.

125cc: Nieto, Martínez, Crivillé

C’è un nome che brilla maggiormente nella storica ottavo di litro. Parliamo di Angel Nieto, che ha portato alla Spagna il bottino più corposo della categoria, ben sette iridi con la sua firma. Il pilota di Zamora con la spagnola Derbi regola solo all’ultima gara l’agguerrito rivale Barry Sheene nel 1971. L’anno dopo ha la meglio su Kent Andersson, Chas Mortimer e Börje Jansson. Torna in alto nel 1979 con Minarelli, stavolta con un divario ben più netto (quasi 70 punti) su Maurizio Massimiani, per poi mettere a segno un super poker di corone iridate. Da 1981 al 1984 è ancora lui il re indiscusso della 125cc, visto il corposo distacco inflitto costantemente ai primi rivali in classifica generale. Fa gioire di nuovo Minarelli nel primo anno, per poi regalare tre mondiali piloti a Garelli. Arriviamo poi al capo dell’attuale team Aspar. Nel 1988 infatti ecco la soddisfazione mondiale di Jorge Martínez, doppia per la Spagna visto che arriva col marchio Derbi. Quasi un assolo del campione iberico con 9 vittorie in 11 GP in programma, lasciando a Ezio Gianola le due gioie restanti ed agli altri solo le briciole. Brilla l’anno dopo Alex Crivillé davanti a Hans Spaan, il più vicino a “sole” 14 lunghezze. Segue poi un periodo di digiuno per la truppa iberica.

125cc: Alzamora, Pedrosa, Márquez e due campioni Aspar

Fino al 1999: ci pensa Emilio Alzamora e per un solo punto su Marco Melandri. La particolarità è che l’iridato spagnolo diventa uno dei due casi storici: un trionfo mondiale senza nemmeno una vittoria stagionale! Avanti fino al 2003: Dani Pedrosa, nonostante l’assenza nelle ultime due gare per infortunio ad entrambe le caviglie, conquista il primo iride in carriera con ben 57 punti di margine su Alex De Angelis. Tre anni dopo la lista si allunga con Alvaro Bautista, nettamente in trionfo e proprio con i colori del Aspar Team! È ancora un pilota della squadra di Jorge Martínez a comandare nel 2009, ovvero Julián Simón, mentre l’anno dopo emerge un pupillo di Aki Ajo, Marc Márquez (l’ultimo campione Derbi). Nel 2011 trionfa Nico Terol, ultimo re della 125cc nonché altro pilota del team Aspar. Struttura a cui l’ex campione è legato a filo doppio: si occupa della crescita dei giovani, dall’anno prossimo sarà direttore sportivo in Moto2 e Moto3 con l’addio di Gino Borsoi (diretto in Pramac Ducati).

Moto3: i 6 predecessori di Guevara

Con l’arrivo della nuova categoria gli spagnoli non hanno davvero sfigurato. Anzi, continuano ad arricchire il palmares iberico a suon di titoli mondiali. Ci pensa per primo Maverick Viñales, che solo nelle ultime gare del 2013 è riuscito ad avere la meglio sui connazionali Alex Rins, Luis Salom ed Alex Márquez. L’anno successivo sarà quest’ultimo il re della nuova categoria, regolando per due punti e solo all’ultima gara l’avversario Jack Miller. Ben più ampio il margine accumulato da Joan Mir (2017) e Jorge Martín (2018), entrambi in netto trionfo davanti a rivali italiani. Deve sudarselo ben di più Albert Arenas nel 2020: solo nell’ultima gara si lascia definitivamente alle spalle Tony Arbolino ed Ai Ogura, appaiati ad appena 4 punti di ritardo. L’ultimo della lista è Pedro Acosta, il super rookie capace di imporre da subito il suo passo, sbaragliando così la concorrenza. Si impone con margine su Dennis Foggia (“aiutato” da Darryn Binder nel GP Algarve), diventando il secondo iridato più giovane di sempre.

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