27 Marzo 2024

MotoE, Kevin Zannoni “Il Mondiale è lungo, diremo la nostra”

Kevin Zannoni ha tracciato il bilancio di un primo round MotoE che non l'ha lasciato del tutto soddisfatto. L'intervista.

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In archivio il primo weekend MotoE con i colori Aspar. Kevin Zannoni, al quarto anno nella classe elettrica, non è particolarmente soddisfatto del primo round stagionale disputato a Portimao. Ci sono stati alcuni problemi da gestire, dalle iniziali condizioni della pista ad un piccolo problema in gara, ma alla fine vuole guardare il bicchiere mezzo pieno. Contano i progressi fatti ed i punti conquistati col 5° posto di Gara 1 ed il 7° di Gara 2. Ma questo è l’inizio, Zannoni vuole essere protagonista in MotoE e guarda già al prossimo round della stagione, anche se arriverà tra parecchie settimane. Nel frattempo ha fatto il punto su questa partenza di campionato.

Kevin Zannoni, ci racconti com’è andato il round MotoE a Portimao? Partendo dal giovedì di “test”.

Praticamente per il weekend non è servito a niente perché ha piovuto. È servito però a me perché girare in queste condizioni a me fa sempre bene, ho migliorato ulteriormente il mio feeling con l’acqua, quindi quando si può provare anche in queste condizioni per me è sempre buono. Anche se non nei weekend di gara! Diciamo però che Portimao è una pista molto bella e divertente, non è la mia favorita ma ci è molto vicino tra i circuiti della MotoE. Chissà, magari se vincevo sarebbe diventata la mia preferita!

Nel turno del venerdì mattina non è andata molto meglio, anzi.

Giovedì con la pioggia è arrivata anche la sabbia, quindi la pista era in condizioni abbastanza al limite. Noi abbiamo girato, la Moto3 dopo è stata fermata… Sinceramente non so perché ci hanno mandato dentro, la cosa più pericolosa è essere entrati senza sapere di trovare queste condizioni. Sapevamo di qualche chiazza bagnata, ma questo non ce l’aspettavamo. Ad esempio l’ultima curva era marrone, non più del colore dell’asfalto, quindi è stato davvero complicato, i tempi erano più lenti di quando abbiamo girato sul bagnato. Alla fine però è un turno di un weekend di gara, quindi devi entrare e fare del tuo meglio. Abbiamo conosciuto una condizione nuova, non mi era mai capitato.

Questo turno in meno ti ha condizionato tanto?

Avendo fatto i test su quella pista alla fine non è cambiato niente. Potevamo lavorare di più, ma alla fine è stato uguale per tutti. Se capitava su una pista che vedi una volta all’anno, con un turno magari bagnato, allora sì che cambia abbastanza le carte in tavola, ma in questo caso non penso abbia condizionato tanto il lavoro.

In seguito la situazione è migliorata.

La pista non era proprio al 100%, ma era pulita e in buone condizioni. Abbiamo fatto subito un buon turno di libere e siamo entrati in Q2, che era il nostro obiettivo. Purtroppo però abbiamo sbagliato la qualifica: siamo entrati troppo tardi e un altro pilota, alla ricerca della scia, si è inserito tra me e il mio compagno di squadra. La strategia che avevamo previsto quindi non è riuscita e non ho fatto un buon giro. Partire dalla nona posizione non è impossibile, ma sicuramente rende tutto un po’ più difficile.

Nelle due gare MotoE comunque non è andata così male, giusto?

Sono più contento per Gara 2, anche se il risultato è stato un po’ peggiore. In Gara 1 ho avuto un problema in frenata, non riuscivo a fermarmi, quindi ho fatto il massimo possibile, complici anche le tante cadute sono riuscito a fare un 5° posto. In Gara 2 invece sono stato lì nel gruppo di testa, girando come i più veloci e anzi alla fine recuperando anche un po’ di tempo rispetto al vincitore, quindi posso ritenermi soddisfatto.

Ma diciamocelo: ti aspettavi qualcosa di più, magari di essere più vicino alla zona podio.

Sicuramente l’obiettivo era quello, però i weekend cambiano in corso d’opera e bisogna essere bravi a portare a casa il 100% della situazione che si è creata nel nostro caso dopo la qualifica. Non è andata benissimo, ma abbiamo portato a casa punti importanti. Il campionato è lungo e con la moto mi sono sentito bene soprattutto in Gara 2, diremo la nostra anche noi.

La prossima tappa della MotoE sarà a Le Mans, come la vedi?

Le Mans è una pista che mi piace molto, una delle mie favorite, ed è anche bello l’ambiente. L’unico problema è che è tra un mese e mezzo… Adesso posso solo cercare di essere il più possibile in pista con le moto da allenamento per non perdere il ritmo.

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