26 Giugno 2023

MotoE, Andrea Mantovani: “Peccato per la caduta, ma ci sono”

Andrea Mantovani commenta i round al Sachsenring e ad Assen, oltre a tracciare un bilancio della prima metà di stagione MotoE 2023. L'intervista.

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Dopo il successo al Mugello, è arrivato ad un passo da un altro podio. Andrea Mantovani, un po’ più conservatore sullo sconosciuto Sachsenring, s’è fatto bene vedere invece ad Assen, soprattutto nella seconda gara del fine settimana MotoE. Peccato per la scivolata finale, ci mancava davvero poco per completare l’opera… Ma se l’è giocata a lungo: una bella iniezione di fiducia sia per il pilota ferrarese che per il CryptoDATA RNF Team. Ora per la MotoE è tempo di pausa estiva, non per Mantovani che sarà al via nel Mondiale Supersport a Donington Park. Ma come valuta questa prima parte di stagione 2023 nella classe elettrica? Ecco cosa ci ha raccontato.

Andrea Mantovani, raccontaci gli ultimi due round MotoE. Iniziamo dal Sachsenring.

Un weekend sempre in progressione. Turno dopo turno siamo sempre riusciti a migliorare su una pista nuova. Purtroppo siamo riusciti ad essere competitivi soltanto domenica, ma è un tracciato molto stretto e tecnico, non è facile compiere sorpassi. In più ci si è messo anche il tempo, l’acqua… La pista era un po’ a zone, ma dove si poteva sorpassare pioveva! Ho preferito quindi portare a casa quello che potevo, tenendomi un po’ sulla difensiva, ma ho accumulato altra esperienza.

Da una nuova pista a quella già conosciuta di Assen. Com’è andata?

Un grandissimo weekend in cui abbiamo dimostrato ancora una volta di essere veramente veloci. Nonostante due gare con partenza non ottimale, in entrambe sono riuscito a guidare molto bene. In Gara 1 ho preferito essere un po’ più conservativo perché l’anteriore lo sentivo veramente al limite, un paio di volte mi ha anche chiuso. In Gara 2 invece abbiamo fatto un po’ di modifiche di set up e mi sentivo molto bene: dopo la brutta partenza sono riuscito a fare davvero una bella rimonta. Ho ricevuto poi i complimenti da persone di team avversari!

Peccato appunto per la caduta proprio alla fine… Cos’è successo?

Io ho sempre problemi con l’anteriore, ero un po’ in difficoltà. In Gara 2 però non mi aveva mai dato nessun avviso, in quella curva sono stato un pochino più aggressivo e ho staccato un po’ più profondo. Stavo chiudendo tutte le porte perché Casadei era vicino, ma all’improvviso mi sono trovato con lo sterzo chiuso e sono scivolato… Peccato perché era stata davvero una bella gara, ma chi vuole vedere vede! Il team è soddisfatto del mio lavoro e siamo stati di nuovo nelle posizioni che contano: è una bella iniezione di fiducia.

Sachsenring ed Assen: c’è qualcosa che ti ha messo in difficoltà?

In Germania la difficoltà è stata la non conoscenza del circuito. È molto, molto tecnico e se non sai come approcciare alcuni punti della pista sei in difficoltà in tutte le curve. Assen per me invece ha solo aspetti positivi: è un posto magico, un tracciato bellissimo con una prima parte un po’ più lenta seguita da curvoni veloci, con cambi di direzione incredibili. Non c’è una nota negativa.

È mancato però il risultato e davvero di un soffio…

La ciliegina sulla torta, lo so. Dispiace, sarebbe stato bello concluderla bene. Le scivolate non sono mai belle, ma hanno visto lo spettacolo che ho dato e ho dimostrato ancora una volta, in primis a me stesso, che ci sono!

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Facciamo un bilancio di metà stagione: cosa ti è piaciuto di più?

Mi sono piaciuto a livello di velocità, per come sto guidando la moto e per determinate sensazioni che sono riuscito ad avere in sella. Tornare al box col sorriso, col piacere di aver guidato la moto, è qualcosa di meraviglioso. Mi trovo bene poi in CryptoDATA RNF: sono ragazzi fantastici, si respira un bel clima e sono nelle migliori condizioni possibili per dare il massimo. Io cerco di dare sempre il 200% per loro in ogni gara, sia se riesco ad essere competitivo sia se devo essere un po’ più remissivo.

Andrea Mantovani, c’è qualcosa per cui ti “bacchetteresti” invece?

Ho qualche rimpianto: in diverse gare infatti ho aspettato troppo a sorpassare i miei avversari.

C’è qualcosa che non ha funzionato anche con la Ducati V21L o le gomme?

Quello no, è una moto fantastica! I ragazzi stanno facendo un lavoro strepitoso. Per quanto riguarda le gomme, secondo me Michelin dovrebbe lavorare un po’ di più sull’anteriore per cercare un feeling più ottimale, ma anche loro stanno comunque svolgendo un grande lavoro. Non è facile fare un prodotto che sia eccellente da tutti i punti di vista, ma sono molto presenti e ci ascoltano. Anche ad Assen ci hanno dato risposte e diverse opzioni di utilizzo per trarre il meglio dalle gomme. Se da qui a fine stagione portassero un upgrade ne beneficeremmo tutti.

Forse Michelin deve ancora adattarsi al meglio alla nuova Ducati?

Non so dire. Certo la moto è completamente diversa rispetto alla Energica e ci sta che anche chi fa le gomme debba prendere un attimo le misure per cercare di fare un prodotto eccellente in base alla moto che stiamo utilizzando.

Andrea Mantovani, adesso pausa MotoE ma tocca la Supersport a Donington Park. Come la vedi?

Donington è una pista particolare e meravigliosa. Ci ho girato soltanto una volta, ma penso ci sia tutto il tempo per esprimere il nostro potenziale al meglio. Spero di fare una bella crescita anche in 600, continuando il lavoro fatto a Misano, per raccogliere il massimo possibile. Le belle prestazioni in MotoE sono sicuramente servite per dare morale, ricaricare la testa ed essere sempre più convinti di esserci. L’inizio di stagione non è stato facile, ora ripartiamo con la consapevolezza di dover ancora lavorare sodo per essere sempre più competitivi. Se riuscirò a trovare le stesse sensazioni percepite in MotoE, riuscirò a stare più avanti.

Foto di copertina: Valter Magatti

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