25 Agosto 2022

Formichina Augusto Fernandez, la regolarità sarà arma vincente in Moto2?

Quando non si può vincere, meglio limitare i danni: Augusto Fernandez prende punti importanti in Austria e resta a contatto con lo scatenato Ai Ogura

augusto fernandez, moto2

Limitare i danni e conquistare più punti possibili. Augusto Fernandez ha adottato questa tattica al Red Bull Ring, a quanto pare non tra i suoi favoriti. Il pilota #37 ha dovuto cedere la leadership Moto2 ad uno scatenato Ai Ogura, poco male visto che la differenza tra i due è di un solo punto. Fernandez archivia un GP difficile, ma non sta più sbagliando e rimane saldamente in corsa per l’obiettivo più importante. La prima grande affermazione personale, ma non solo: sarebbe il 4° iride per il team di Aki Ajo, il 2° consecutivo. Il 6° iride spagnolo in Moto2 dopo Elias, Pol Espargaro, Rabat ed i fratelli Marquez.

Fernandez rinato

Ormai lo si può dire con certezza, le difficoltà degli anni precedenti sono definitivamente alle spalle. Augusto Fernandez ha ripreso quel passo che aveva fatto vedere nel 2019, il suo primo anno completo in Moto2 dopo due ‘mezze stagioni’. È allora che arrivano i primi podi e le prime vittorie mondiali, ma nel 2020 non riesce a ripetersi nemmeno una volta. L’anno dopo inizia ad ingranare solamente da metà campionato, una rincorsa verso questa stagione mondiale. Non è partita al meglio, ma Fernandez s’è ripreso dopo sei GP (con due zeri) e ha cominciato così la sua marcia per risalire. Da Le Mans conta quattro vittorie, un altro podio e due quinti posti, il secondo domenica scorsa. Confermando una volta di più che ha finalmente trovato la quadra ed è pronto alla lotta per il titolo fino all’ultimo GP.

Limitare i danni

“Abbiamo guadagnato punti importanti per il campionato, senza commettere errori.” L’hanno fatto sia lui che Ogura, è mancato invece Celestino Vietti, il 3° protagonista della lotta al vertice incappato però in un incidente. Fernandez aveva anche ingaggiato un breve duello con l’italiano, ma non era in palla come in altre occasioni e ha preferito non rischiare. Mossa vincente considerato il risultato finale, con un ultimo tentativo di arraffare il terzo gradino del podio, per poi cedere contro Dixon ed Acosta. “È stata una gara dura. Sapevo che avremmo fatica, ho solo cercato di fare del mio meglio” ha sottolineato l’alfiere di KTM Ajo. Dal GP di Francia il 5° posto rimane il suo peggior risultato, a confermare la crescita e la costanza di risultati, fondamentali per mirare al titolo Moto2.

Foto: Valter Magatti

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