14 Agosto 2022

MXGP Finlandia: Bogers si prende gara 1, Gajser ora è una formalità

L'olandese Brian Bogers ha dominato la manche iniziale sulla sabbia di Hyvinkaa. Tim Gajser sesto sempre più vicino al Mondiale, gran rimonta di Alberto Forato

Brian Bogers, Motocross

Sulla sabbia di Hyvinkaa è l’olandese Brian Bogers (Husqvarna) a vincere gara 1, approfittando dei troppi errori di Romain Febvre (Kawasaki) scattato benissimo e per una decina di minuti leader. Tim Gajser, asso della Honda HRC, non ha preso rischi: terminando la fatica al sesto posto ha compiuto un altro passo verso la conquista del quinto titolo Mondiale. Lo sloveno potrebbe fare festa già quest’oggi, al termine di gara 2, se riuscirà a perdere meno di dodici punti dall’inseguitore Jeremy Seewer. Il vantaggio in classifica resterebbe superiore ai cento punti, quanti se ne assegneranno nei due GP che restano da disputare, in Francia e Turchia.

Bogers in gran forma

Febvre, vincitore della qualifica di sabato, è scattato davanti, ma Brian Bogers lo ha messo nel mirino, approfittando di una prima sbavatura del francese, “piantatosi” nella sabbia di uno dei tornanti del tracciato finlandese. Da quel momento Bogers ha alzato il ritmo, rendendosi imprendibile e bissando il successo che aveva già ottenuto a Lommel, in Belgio, sempre in gara 1. Febvre, errore dopo errore, è scivolato al quinto posto, preceduto anche dalle Yamaha di Glenn Coldenhoff, Maxime Renaux e Jeremy Seewer, nell’ordine.

Gajser non rischia niente

Il fuoriclasse sloveno si è concesso una passeggiata fra le dune di Hyvinkaa, correndo una gara lineare, lontanissimo da qualsisi rischio. In gara 2 (il via alle 16:10) gli basterà concludere ottavo per chiudere i giochi in anticipo, sempre che Seewer faccia bottino pieno. Il migliore dei nostri è stato Alberto Forato (GasGas), ottavo dopo un’eccellente rimonta. Nel finale ha superato di slancio l’ex iridato MX2 Jorge Prado, autore di una prestazione incolore. Un errore nelle prime fasi di gara ha complicato le cose per Mattia Guadagnini, sprofondato in coda al gruppo e solo ventesimo all’arrivo. Troppo poco per il ragazzo che il team De Carli ha scelto per diventare l’erede di Tony Cairoli.

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