Superbike, Vierge deluso dalla nuova Honda: “Non siamo competitivi”
Grandi aspettative sulla nuova Honda, ma l'inizio non è dei migliori: l'analisi di Vierge.
Non un grande inizio per il team HRC, che con la nuova Honda CBR1000RR-R non ha brillato nel primo test Superbike del 2024. Se alla fine della scorsa stagione i piloti si erano detti fiduciosi dopo averla provata, mercoledì e giovedì a Jerez ci sono state parecchie difficoltà. Xavi Vierge ha chiuso diciassettesimo, Iker Lecuona diciannovesimo. Il prossimo test a Portimao sarà fondamentale per cercare di trovare la quadra.
Superbike, test Superbike: Vierge aspetta Portimao
Vierge ha analizzato la situazione al termine del test in Andalusia, ammettendo un po’ di amarezza: “Ci sono stati tanti cambiamenti sulla moto. Non possiamo essere felici, abbiamo faticato più di quanto ci aspettassimo. Abbiamo fatto delle modifiche al setup – spiega al sito ufficiale WorldSBK – e abbiamo dei giorni prima di Portimao per analizzare i dati e capire la strada da seguire, saranno cruciali. Di base il feeling sulla moto non è negativo e anche in frenata va abbastanza bene. Non riusciamo a usare la potenza che abbiamo, abbiamo molto spin. Questo è il punto sul quale lavorare“.
Ovviamente, il pilota HRC punta molto sul prossimo test in Portogallo per fare dei passi in avanti con una CBR1000RR-R decisamente al di sotto delle aspettative: “Spero che le condizioni a Portimao saranno buone come a Jerez, abbiamo bisogno di fare tanti giri e raccogliere buone informazioni, così da prendere le decisioni corrette per il futuro e magari essere competitivi in Australia. Obiettivo nel primo round? In HRC l’obiettivo è sempre vincere, però adesso è presto perché abbiamo una moto nuova e stiamo faticando più di quanto ci aspettassimo. L’obiettivo rimane lo stesso, lavoriamo duramente ogni giorno per realizzarlo“.
Honda deve lavorare sodo
Con una moto nuova non è mai semplice essere subito nelle prime posizioni, però era lecito attendersi una Honda abbastanza più competitiva. Vierge è pronto a impegnarsi per migliorarla, però sperava di partire da una base migliore: “Questa è la realtà – ha raccontato anche ai colleghi di Speedweek – e non abbiamo trovato la strada giusta. Non siamo competitivi ora, non abbiamo ritmo. Chiudendo gli occhi e non guardando i tempi, sento come se fossi veloce. Tagliando il traguardo e osservando il tempo, non posso crederci. Dobbiamo capire perché abbiamo raggiunto così presto il nostro limite. In HRC sono tutti impegnati e sono convinto che troveranno presto delle soluzioni“.
Il team HRC deve lavorare sodo per compiere dei progressi. Uno dei temi cruciali è quello di trovare più aderenza e trazione in uscita di curva, così da poter sfruttare la potenza del motore in rettilineo. A livello di setup e di elettronica serve intervenire. In questi giorni andranno analizzati bene i dati, bisogna essere pronti a reagire a Portimao.
Foto: Honda Racing Corporation
ARTICOLO PRECEDENTE
Superbike, quanti trabocchetti in Australia: occhio al nuovo asfalto
ARTICOLO SUCCESSIVO
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.