26 Gennaio 2024

Superbike, quanti trabocchetti in Australia: occhio al nuovo asfalto

Fra un mese l'apertura del Mondiale a Phillip Island: tantissime incognite, la principale è il fondo appena rifatto che può cambiare tutto

Pirelli, Superbike

I test Superbike a Jerez (qui i tempi finali) sono stati l’emozionante antipasto della sfida Mondiale che partirà fra meno di un mese a Phillip Island. Nel mezzo team e piloti hanno a disposizione ulteriori quattro giornate di test: la prima tornata lunedi e martedi prossimi a Portimao. Poi gusteremo la tradizionale rifinutura sul tracciato australiano, ad inizio della settimana che culminerà con le tre sfide d’apertura. Dall’altra parte del Mondo si prepara un appuntamento pieno di trabocchetti, soprattutto per i debuttanti Andrea Iannone e Nicolò Bulega, che ancora non conoscono a fondo tutti i segreti della gestione gomme. A Phillip Island però c’è un elemento chiave che, potenzialmente, può far deragliare anche chi conosce quei curvoni come le proprie tasche. L’asfalto infatti sarà nuovissimo, i lavori di rifacimento completo sono terminati pochi giorni fa. Squadre, piloti e anche il gommista unico Pirelli partiranno senza alcun riferimento.

L’ultima volta nel 2013

Dei dodici tracciati del calendario Superbike Phillip Island è di gran lunga il più sfidante per gli pneumatici. Qui 22 giri possono diventare un’inferno, per via dei tre curvoni sinistrorsi ad altissima velocità che sollecitano in maniera terribile quella zona di battistrada, comportando aumenti di temperatura di mescola e interni allo pneumatico che non hanno analogie con nessun’altra pista. Pirelli ha già stabilito l’allocazione, perchè il materiale viene spedito via nave, quindi è partito da settimane. La scelta è stata di sicurezza: per le due gare lunghe sarà disponibile solo la dura SC1, nella versione A1126 collaudata da tempo nella serie australiana. La SC0 (media) sarà utilizzabile soltanto nella Superpole Race: l’anno scorso è andata bene e Pirelli la conferma nonostante le incognite.

Lo sviluppo che bolle in pentola

Il fornitore unico sperimenterà una nuova posteriore nei test di Portimao delle prossima settimana, destinata a prendere il posto della B800. Questa soluzione è andata molto forte in alcuni specifici tracciati, in particolare l’ha sfruttata a meraviglia Alvaro Bautista. Ma non ha garantito lo stesso standard su altri, per cui si punta ad avere un’alternativa che conservi le stesse caratteristiche ma offra più omogeneità di comportamento. E inoltre possa diventare un prodotto di riferimento per il mercato, considerando che Pirelli ha in commercio l’intera gamma di coperture impiegate nel Mondiale. In rampa di lancio c’è anche una nuova versione anteriore SC0: lo scorso anno la soluzione morbida davanti non ha incontrato favori ma i tecnici italiani non hanno abbandonato questa strada.

Volti nuovi in Pirelli

Il ritorno nel Motomondiale come fornitore unico di Moto3 e Moto2 ha spinto la multinazionale italiana a riconfigurare la propria struttura gestionale. Sul fronte Superbike il nuovo responsabile sarà il francese Steven Neumann (nella foto d’apertura), che in pista c’è andato anche come pilota, nel campionato nazionale Superbike. In alcune round Neumann sarà affiancato da Giorgio Barbier, direttore del dipartimento racing moto, una delle colonne del paddock Superbike. Vi è approdato nel 1989, quando c’era feroce concorrenza fra gommisti, nella stagione del Mondiale conquistato da Fred Merkel con la Honda gommata Pirelli. Barbier sarà presente in Australia, sia per verificare in prima persona la situazione che verrà determinata dal nuovo fondo, che per l’ideale passaggio di consegne con il nuovo responsabile.

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