24 Maggio 2023

Superbike: “Vi spiego perchè Jonathan Rea non vince più”

Dopo sei Mondiali e 118 successi, Jonathan Rea nell'ultimo anno ha vinto solo una volta. Il capo tecnico Pere Riba dice la sua

Jonathan Rea, Superbike

Sei volte Re della Superbike, 118 gare vinte: Jonathan Rea, tra i colossi della storia di questa serie, è quello che più rappresenta quest’epoca moderna. Però negli ultimi dodici mesi ha vinto solo una volta, a Phillip Island, una corsa condizionata dalle mutevoli condizioni dell’asfalto, quando Alvaro Bautista era già campione. Da quando corre con la Kawasaki (2015) è la prima volta che è costretto ad incassare colpi bassi a ripetizione. La Grande Armata di Akashi che per sei anni ha dominato la scena, non ruggisce più. Pere Riba, fin dall’inizio del binomio con Kawasaki capo tecnico di Jonathan Rea, sta soffrendo quanto il suo pilota. Ci siamo seduti con lui a Barcellona, in coda ad un week end aperto dall’annuncio del taglio di 250 giri motore alla Ducati già in fuga nel Mondiale e chiuso dalla tripletta di Alvaro Bautista. Qualcuno si aspettava che cambiasse tutto, ma non è cambiato niente.

La gente parla, discute, si scalda per questi temi tecnici, ma non hanno né conoscenze né memoria. Ti ricordi che è successo nel 2017?

Si, certo: la Kawasaki girava a 15.500, Rea vinceva tutto e imposero il limitatore a 14.100 per l’anno successivo

Bravo, hai buona memoria. Ecco, allora parlavano di 1400 giri, non 250. Jonathan vinse quel Mondiale con largo anticipo, per cui arrivammo all’ultima gara in Qatar coi giochi già fatti. Così abbiamo usato il motore 2018 che girava 1400 giri più in basso, per anticipare i tempi. Ti ricordi chi vinse?

Come no: Jonathan Rea firmò una perentoria doppietta…

Quindi vi domando: se Kawasaki nel 2018 è riuscita a rendere ininfluente un gap di 1400 giri, e a continuare vincere comunque, vi aspettavate che la Ducati che girava 16.100 e gliene hanno tolti solo 250 non ci mettesse più mano? In Kawasaki sapevamo benissimo che a Barcellona sarebbe rimasto tutto come prima. E’ andata come avevamo calcolato.

Quindi sei contrario alle norme sul bilanciamento di prestazione?

No, sono d’accordissimo: provare a livellare la competitività delle Superbike è la strada giusta. Quello che invece non mi piace è il modo con cui questo bilanciamento viene gestito. Ci vorrebbe più dinamismo, capire di tecnica e intervenire subito. Non possono aspettare due anni per cambiare le cose, perchè le gare vanno avanti e quelle che vediamo adesso non sono così belle come potrebbero. E’ il mio punto di vista.

Perchè Bautista è imbattibile?

La Ducati ha lavorato benissimo, hanno progettato una Superbike stradale incredibile. Inoltre ci hanno messo sopra un pilota che in questo momento la guida in maniera altrettanto incredibile. Il pacchetto Ducati-Bautista è di un altro livello, stanno correndo un altro campionato. Questo è il dato di fatto. Oggi il bilanciamento dovrebbe essere assicurato dal meccanismo dei “concession points” ma non funziona. La soluzione sarebbe intervenire per bilanciare davvero.

Cosa avresti in mente?

A fine 2017 sono intervenuti togliendo 1400 giri alla moto che dominava, cioè la Kawasaki. Abbiamo continuato a vincere, ma la sforbiciata è stata notevole, non 250 giri. Come arrivare ad un bilanciamento io non lo so. Io mi tolgo il cappello davanti alla Ducati e a Bautista. Però anche qui bisognerebbe ricordarsi le cose…

Cioè?

Bautista due anni fa guidava un’altra moto e finiva quinto-sesto, anche peggio. Parliamo dello stesso pilota? Con la Ducati ha quindici cavalli di vantaggio, diciamo quindici ma sono molti di più rispetto a Yamaha e Kawasaki. Poi mettici la differenza di peso: Jonathan Rea con casco e tuta pesa 18 chili in più, per cui fanno altri cavalli di differenza. Capisci quanto sia difficile? Non sono contro la Ducati, anzi li ammiro molto. Dico che il Mondiale adesso non è bilanciato, perchè il sistema non funziona, non bilancia niente.

Come la sta vivendo Jonathan Rea?

Jonathan Rea per me è come un figlio, ma mi dispiace anche per Toprak Razgatlioglu, un altro gran campione. Non è bello vederli così inermi. Come minimo hanno le stesse qualità di Alvaro, ma come minimo… Però in questo momento partono con zero possibilità di vincere. Riuscite a immaginare quanto sia difficile per loro, a livello mentale? Io parlo per Jonathan, maa credo che pure Toprak sia nelle medesime condizioni.

Le gomme influiscono?

Bautista-Ducati riescono ad utilizzare la morbida anteriore, anche qui mi tolgo il cappello. Pirelli sta facendo uno sviluppo incredibile, negli ultimi dieci anni sono stati impeccabili. Tocca a noi essere intelligenti, capire come usare bene la moto e la gomma. E’ un cane che si morde la coda: se hai 2-3 decimi gratis ogni giro per il divario di potenza che c’è, non sei costretto a frenare come un assassino, mettendo tutto il pacchetto sotto grande stress. Ecco perchè Rea non può partire con la stessa soluzione, non se lo può permettere. Sul giro secco, con il nuovo anteriore più soffice SC0, a Barcellona Rea è andato molto forte. Quella gomma ci permette di alzare molto il livello, ma dopo dieci giri è morta. Forse nelle prossime gare corte potrebbe essere la soluzione. Vedremo.

Bautista non ha difetti?

Con la Honda non faceva risultato, né è mai riuscito ad aiutare lo sviluppare la moto. C’è più aiuto da ragazzi giovani che hanno adesso (Lecuona e Vierge, ndr) perchè hanno la voglia. Alvaro è fortissimo quando tutto è a posto, altrimenti tira i remi in barca, è sempre stato così. Al ritorno in Ducati ha trovato una moto a postissimo.

Bautista però dice che con la Ducati vince solo lui

E chi dovrebbe vincere, Rinaldi e Bassani? Bautista, Rea e Toprak sono piloti da Coppa Campioni, Rinaldi e Bassani sono da Europa League, bei piloti ma di livello inferiore. Vogliamo dare una Ducati a Rea? Facciamogli fare due giorni di test, e dopo vediamo se prende quindici secondi da Bautista….

In Kawasaki avete un piano?

Non è facile, stiamo lavorando, ma su cose di dettaglio, perchè la ZX-10R è questa e anche il regolamento è questo. Mi dirai: perchè non fate una moto nuova? Siamo in un momento non facile, l’economia globale non va bene. Kawasaki dovrebbe investire milioni per progettare una nuova Superbike. E’ una questione di politica industriale, non fa parte delle competenze della squadra corse.

La cosa che ti pare più sbagliata qual è?

I regolamenti li stabiliscono FIM, Dorna e la MSMA, cioè l’ente dei costruttori che corrono in Superbike. Secondo voi che sia logico che si possa decidere solo all’unanimità? Su qualunque proposta, basta che una Casa si metta di traverso e gli altri vanno a casa. Prendete la proposta di peso combinato moto-pilota. Anno scorso Ducati diceva “Ne possiamo parlare”, adesso che gli hanno tolto 250 giri non vogliono parlarne più. Gli avversari non possono fare niente. E’ sbagliato, perchè io credo che sarebbe una misura sufficiente a ricreare equilibro. I diktat non vanno bene, ci vorrebbe più attenzione all’interesse generale del campionato. Siamo una maggioranza? Va bene, andiamo così. Nel regolamento c’è scritto che possono intervenire in qualunque momento, ma non lo fanno.

Ma il peso combinato pilota-moto riavvicinerebbe gli avversari alla Ducati?

E’ un esempio, non dico che risolverebbe. Non sono io che faccio i regolamenti. Ma penso sarebbe un segnale. Adesso ci sentiamo come in prigione, lavoriamo al massimo ma Bautista vince guidando con una mano sola. Potrebbe perfino vincerle tutte, da qui alla fine. Sta dominando come faceva Jonathan nel 2017, allora anche lui vinceva con una mano sola. Infatti ci hanno tolto 1400 giri. Perchè adesso è tutto immobile?

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